Gelato, Italia prima Ue con 5 miliardi di fatturato – .

Gelato, Italia prima Ue con 5 miliardi di fatturato – .
Gelato, Italia prima Ue con 5 miliardi di fatturato – .

Non importa se artigianale o industriale. Adesso – finalmente – è il momento del gelato. Se il Made in Italy è ancora più apprezzato e rappresenta una parte importante del settore agroalimentare. Il fatturato delle gelaterie artigianali è di 2,7 miliardi di euro (+11% nel 2023 rispetto al 2022, fonte Sigep), che diventano 4 miliardi, considerando la filiera completa (ingredienti, macchine, attrezzature, vetrine) che impiega 100mila dipendenti in 39mila punti vendita (9.300 gelaterie, 12.000 pasticcerie e circa 18.000 bar che propongono gelato artigianale). Quasi altri due miliardi (1,9) sono i ricavi del gelato industriale.

PRODUZIONE

Unione Italiana Food ha calcolato la produzione di 170mila tonnellate di gelato industriale nel 2023, con un consumo medio annuo di 2,14 kg pro capite. 4.500 occupati. Significativo anche il dato dell’export, che ha registrato un volume di 80.400 tonnellate per un valore di 355 milioni di euro. Le vendite in Italia si sono attestate a 3,7 miliardi di porzioni. Segnali positivi anche nei primi quattro mesi dell’anno per i gelati confezionati del canale Retail con una crescita sia a valore (+3,9%) che a volume (+1,3%). Buone le prospettive anche per le produzioni artigianali con un trend previsto dall’Osservatorio Sigep in aumento del 6% nella stagione estiva in Italia, con punte del 12% nelle città d’arte ad alta presenza turistica.

«L’andamento positivo delle vendite registrato in primavera – afferma Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti e segretario generale dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig) – indica che il consumo di gelato in Europa è cresciuto, secondo i dati Crest-Circana, del 4,7%». Secondo gli analisti l’Italia resta il principale mercato con il 28% delle porzioni di gelato servite sul totale europeo. Nei 5 maggiori Paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna) nel 2023 sono stati venduti 2,2 miliardi di gelati.

PREFERENZE

Tra le tendenze, in fatto di gusto, si fanno strada preferenze attente alla moderazione di zuccheri e grassi e ai prodotti locali. Se il gelato artigianale vince in strada o nei locali, nelle case domina il gelato confezionato industriale. Astra Ricerche, per conto dell’Igi (Istituto italiano del gelato) dimostra, infatti, che il 70,8% della produzione è destinata alle famiglie (soprattutto alle donne over 45, appartenenti al cluster del ‘gelato divertente come coccola’). I prodotti confezionati più consumati a casa sono il gelato in vaschetta (71%), il gelato al biscotto (63%), le torte gelato (58%), i gelati su stecco (nel formato normale 56%, nel formato mini 51% ), coni formato mini (45%) e stecche gelato (45%). Fuori casa la preferenza va al cono normale (60%) e al gelato in coppetta (55%). Uno dei brand iconici del Belpaese è sbarcato da ieri anche in questo interessantissimo mercato (con un evento che continua anche oggi a Napoli).

Con il Gelato Nutella, Ferrero entra nel segmento delle vaschette, un segmento che complessivamente in Italia vale 1,45 miliardi di euro, in crescita dell’8,4% in valore, di cui le vaschette rappresentano circa il 30%. La novità si inserisce quindi in una nicchia del valore di circa 435 milioni di euro. «Nonostante Ferrero sia tra gli ultimi player ad entrare nel mercato del gelato in Italia – afferma Federica Roberto, responsabile regionale marketing gelato di Ferrero Italia – abbiamo grandi ambizioni». Il Gelato alla Nutella arriva in occasione del 60esimo anniversario della crema spalmabile. «E per la prima volta nella sua storia – aggiunge Roberto – cambia forma e si trasforma in gelato. Non il gelato alla Nutella, ma la Nutella che diventa gelato”. Il rapporto Astra Ricerche per Igi conferma che il grande amore degli italiani per il gelato è cresciuto negli ultimi anni nel 23,2% della popolazione, con punte del 36% per gli uomini tra i 18 ei 34 anni. Durante l’estate circa due terzi degli intervistati dichiarano di consumarne almeno una alla settimana, il 40,7% ne mangia tre o più. Incentivato anche da gusti sempre più innovativi. Tra le novità per l’estate 2024 ci sono nuovi gusti esotici come datteri e toffee.

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Il Messaggero

 
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