Zona Lapietra, il parco della vergogna nel cuore della città – .

Zona Lapietra, il parco della vergogna nel cuore della città – .
Zona Lapietra, il parco della vergogna nel cuore della città – .

Adesso non è più nemmeno una scorciatoia, perché osare attraversare la zona di Lapietra, soprattutto alla controra e di sera, ma ormai a tutte le ore del giorno, fa davvero un po’ paura; e non solo per gli episodi di aggressione e violenza, ma proprio per l’idea di camminare in un luogo degradato, sporco, abbandonato. Quante aspettative c’erano tra i cittadini quando nel 2012 fu inaugurato quel parco adiacente a Villa Bini sotto l’amministrazione di Pinuccio Tarantini, che nell’occasione si dichiarò particolarmente felice di un risultato che aveva creato un connubio tra pubblico e privato consentendo da un punto di vista da un lato ai privati ​​per costruire, dall’altro per offrire ai cittadini spazi nuovi e fruibili. Ci si chiede cosa non va nella Città, se sia proprio l’incapacità dei cittadini a mantenere in buono stato un luogo (un luogo senza mobili, senza vigilanza, senza punti di ristoro o qualcosa che somigli a un parco pubblico); o se davvero ci sia indifferenza verso l’importanza che questi luoghi di incontro hanno in una comunità. Il parco è davvero nel cuore della città, e mentre la parte della zona Lapietra, dove sorgeva il frantoio di cui tutti ricordiamo l’altissima ciminiera che un po’ caratterizzava il profilo di Trani, ha dimostrato una esempio di riqualificazione urbana con un complesso residenziale, un grande supermercato, bar e ristoranti, quella parte che doveva essere un luogo modello di rigenerazione destinato magari ai giovani, agli anziani, alle mamme con bambini in sedia a rotelle, appare ogni giorno sempre di più non solo una terra di nessuno, ma un luogo di degrado, abbandono, pubblico squallore. Peccato.

 
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