Apparenza Piendibene – Movimento 5 Stelle, fuori Civitavecchia Popolare – .

Apparenza Piendibene – Movimento 5 Stelle, fuori Civitavecchia Popolare – .
Apparenza Piendibene – Movimento 5 Stelle, fuori Civitavecchia Popolare – .

CIVITAVECCHIA – Verrà firmato questa mattina l’accordo tra il Movimento 5 Stelle e Marco Piendibene per sancire l’alleanza in vista del ballottaggio, non è ancora arrivato un comunicato ufficiale ma le voci circolano da ieri pomeriggio senza smentite. Una decisione non facile, soprattutto all’interno del Movimento Esclusione, voluto dalla coalizione del Pd con Avs meno convinta della scelta, della lista Civitavecchia Popolare che sosteneva Enzo D’Antò. Tanti mal di pancia nei 5 Stelle per chi voleva un accordo siglato con l’intera coalizione, esclusa anche la lista D’Antò sulla quale però non c’era alcun veto, scelta quindi non sostenuta all’unanimità ma votata dalla maggioranza. Certo è che Piendibene e la sua coalizione hanno cercato di limitare il numero dei seggi da assegnare in consiglio, nonostante la percentuale del primo turno non lo abbia aiutato, magari sperando che la parte più a sinistra della coalizione d’Antò lo sostengono ancora nel ballottaggio. Una mossa azzardata vista la differenza di oltre 3.500 voti che lo separa dallo sfidante Grasso, tenendo conto anche che al ballottaggio la percentuale di voti alle urne è solitamente inferiore rispetto al primo turno. Se l’obiettivo è davvero sconfiggere la destra, allora doveva esserci nell’accordo la parte più a sinistra della coalizione 5 Stelle, Civitavecchia Popolare, l’unica su cui è stato posto il veto, perché il rischio è che, paralizzando la sinistra, la “tanto temuta destra” occupa ancora una volta il posto più alto a Palazzo del Pincio. Sarà quindi necessario che la coalizione Pd raggiunga il maggior numero di votanti nonostante il sostegno ricevuto da Roberta Galletta, Marietta Tidei e il prossimo accordo con i 5S, altrimenti l’esclusione di Civitavecchia Popolare potrebbe costare cara. Restano però da capire le possibili indicazioni di voto di Poletti, anche non ufficiali, con Forza Italia che dovrebbe sostenere Grasso. La scelta del Movimento 5 Stelle potrebbe invece aprire una grave crisi all’interno del partito dagli esiti estremamente negativi, soprattutto se, una volta che Piendibene avrà deciso di spaccare l’unità della coalizione che lavorava per D’Antò, non dovesse vincere la corsa -spento . Probabilmente l’opposizione di alcuni 5S a una scelta così divisiva è consapevole dell’irrimediabile frattura che si creerebbe anche in caso di vittoria. Non c’è bisogno di ricordare come i sondaggi possano nascondere sorprese, basta guardare i risultati del primo turno.

 
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