Ford e il suo leone ritrovano Tintoretto all’Ateneo Veneto – .

Kittelmann, che ha collaborato con l’artista in occasione della sua retrospettiva itinerante in Europa dal titolo Bestiario. “Alla ricerca di analogie tra passato e presente, i dipinti di Walton Ford sovrappongono intricate rappresentazioni della storia naturale con una lettura critica contemporanea, comprese citazioni da fonti letterarie dei secoli passati, il tutto reso nello stile dei dipinti dei grandi maestri.“, spiega Kittelmann.

Ford e il suo remake della Leggenda Aurea

Scopriamo allora il legame con una fonte letteraria d’eccezione, il “Leggenda d’oro”, l’opera più famosa e copiata del Medioevo. Le vite dei Santi raccontate dal Beato Jacopo da Varagine (già città ligure di Varazze). In questo caso il termine “leggenda” non significa episodio inventato, ma “storia da leggere”. Come quello affascinante e famoso di San Girolamo.

Una sera, mentre Girolamo era con i suoi fratelli, apparve all’improvviso un leone zoppicante. Mentre tutti scappavano terrorizzati, egli accolse amorevolmente l’animale e, accortosi che era stato ferito da alcune spine, gli curò la zampa. Da quel momento in poi il leone abbandonò i suoi istinti feroci e visse con i suoi fratelli come un animale domestico. Lo ritroviamo in tutte le raffigurazioni di San Girolamo, ma grazie a Walton Ford che si ispirò all’opera letteraria, percepiamo la narrazione in modo molto diverso. Non solo bellezza estetica ma una profonda indagine filosofica sulle questioni urgenti del nostro tempo come lo sfruttamento ambientale e l’arroganza della natura umana di ieri e di oggi.

Ford fa emergere la luce dall’oscurità

L’impatto scenografico è perfetto e teatrale, le grandi tele emergono come visioni nelle stanze buie. L’Università del Veneto di Scienze, Lettere ed Arti è la più antica tra le istituzioni culturali attualmente attive a Venezia. La sede in Campo San Fantin, a due passi dal Teatro La Fenice, ha una lunga storia. Fu costruito per ospitare le due confraternite di San Girolamo e Santa Maria della Consolazione che si erano fuse a metà del Quattrocento e condividevano gli stessi scopi assistenziali. Il principale era il sostegno spirituale dei condannati a morte per impiccagione. Da ciò deriva il nome popolare di “Scuola Picai“(impiccato). Nel 1562 fu distrutto da un incendio e successivamente ristrutturato con l’intervento dei grandi maestri dell’epoca: Alessandro Vittoria, Tintoretto, Palma il Giovane, Veronese.

Chi è Ford

Walton Ford espone nei più importanti musei internazionali, la sua ricerca si avvale di illustrazioni scientifiche, favole e miti, per sviluppare storie sugli animali così come esistono nell’immaginario umano. In contemporanea alla mostra veneziana, la Morgan Library & Museum di New York City ospita fino al 20 ottobre, Walton Ford: Uccelli e bestie dello studiouna mostra dei disegni dell’artista, organizzata da Isabelle Dervaux. Leone di Dio è organizzata dalla Kasmin Gallery, New York. Dal 1997, Kasmin ha presentato 11 mostre personali di Ford, tra cui Barbaro nel 2018, un lavoro che esplora il destino del leone berbero nordafricano.

La diffusione delle scienze, delle lettere e delle arti è da sempre obiettivo dell’Università del Veneto e questa splendida mostra costituisce una vera occasione di crescita culturale per i viaggiatori di tutto il mondo e soprattutto per noi veneziani.

Informazioni

LEONE DI DIO – La mostra di Walton Ford

A cura di Udo Kittelmann

17 aprile – 22 settembre 2024
Università del Veneto, Aula Magna e Sala Tommaseo

 
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