10 gelaterie da provare a Roma (e no, la crema non si paga…) – .

“A Roma la panna non si paga”. La ricerca delle “migliori” gelaterie (tra virgolette perché mai come in questo caso, come in questo caso, i gusti sono davvero gusti) della Capitale potrebbe iniziare così, con un goloso monito per tutti gli amanti di coni e coppe . Non è una classifica e non è possibile mettere tutti d’accordo su questa piccola mappa necessariamente parziale. Il filo d’Arianna da gustare e seguire potrebbe essere l’artigianalità, l’attenzione alle materie prime utilizzate, ma anche la fantasia e le storie. In una città che di storia ne ha tanta e che finisce anche in alcuni gusti di gelato.

E con l’aggiunta della panna quasi sempre gratis. Tempo fa ci fu polemica con Milano dove la panna la devi pagare, mentre a Roma ma solo in qualche eccezione in centro.
Ecco allora le 10 gelaterie (alcune con più sedi in giro per la Capitale) che secondo noi valgono o meglio il gusto di provare nella Città Eterna. Costi? Variano dai 3 ai 7 euro, partendo da due palline fino a quattro, a volte c’è anche un baby cono da 2 euro con una sola pallina.

E tra Milano e Roma si “scatena” la guerra (gratuita) al gelato

di Giulia Mancini

23 giugno 2023

Fata Morgana (via della Croce 46 – piazza degli Zingari 5 – via dei Chiavari 37 – via Aosta 3 – via Lago di Lesina 9 – via Roma Libera 11)

La Fata in questione è Maria Agnese Spagnuolo, ex attrice di teatro appassionata di gelato. Tutti i gusti, oltre 200 in rotazione, sono senza glutine e “clean label”. A Roma sono dedicati il ​​Pecorino romano cibaria, lo Stracchino della Sabina (dove ha sede il laboratorio), la menta romana al latte e cioccolato. Assolutamente da provare Noci Basilico e miele, Mignolina con noci Lara, petali di rosa e fiori di viola e il sorbetto all’ananas e zenzero.

Torcè (viale dell’Arte 9 – viale Aventino 59 – viale Marconi 449 – piazza Euclide 25)

Cento gusti, zucchero bianco sostituito con fruttosio, coni e cialde e senza glutine né lattosio. Nelle gelaterie di Claudio Torcé provate uno dei simboli culinari capitolini: la versione ghiacciata della carbonara con tanto di tocchetti di bacon croccante. Le selezioni di cioccolato valgono una o più degustazioni e il sedano tra le proposte gourmet di verdure.

Otaleg! (via di San Cosimato 14 – via dei Quattro Venti 60)

Tra i primi ad aprire con laboratorio a vista, Marco Radicioni propone una varietà di gelati per tutti i gusti. Gli assaggi consigliati spaziano dal Gorgonzola ai passatelli in brodo di pollo, dal cous cous dolce al più classico cioccolato caramellato, tiramisù e pistacchio. Da non dimenticare i sorbetti, quasi senz’acqua, con polpa di frutta fresca e zucchero. Prova mango e pistacchio.

Gelato San Lorenzo (via Tiburtina 6 – piazza Alessandria – via Stilicone 147 – chiosco piazza Vittorio Emanuele II – via delle Fornaci 1)

Maurizio Dattilo propone il suo gelato “100% naturale” con ingredienti lavorati nel proprio laboratorio, puntando alla presenza di meno zucchero. Da provare il biscotto romano dedicato alla città, la “crema come una volta”, il cioccolato fondente Cru Manjari all’arancia, lo zabaione al Marsala Florio. Da assaggiare anche il gusto aromatico di ananas e rosmarino.

Formaessere (via Enrico Fermi 102)

Dallo scorso aprile è disponibile qui il gelato di Stefano Ferrara, realizzato utilizzando prevalentemente ingredienti del territorio laziale selezionando piccoli produttori. Da provare (anche in barattolo da viaggio) il gusto del cioccolato monorigine proveniente dalle piantagioni peruviane, premiato da diverse guide. Tutta la produzione, nel laboratorio interno, è gluten free e c’è anche il gelato per chi segue la dieta chetogenica.

Gelateria del Teatro (via dei Coronari 6 -, Lungotevere dei Vallati 25)

La gelateria di Stefano Marcotulli mette in coni e coppe una selezione di gusti (alcuni anche senza latte né uova). Da assaporare sono le mandorle di Avola, i pistacchi, lo zabaione con zibibbo e, rimanendo nel Lazio, le fragole di Terracina. Da provare l’omaggio alla Città Eterna con “Vecchia Roma”, una rielaborazione della torta del ghetto ebraico con ricotta, amarene e crumble al burro.

Gelateria dei Gracchi (via dei Gracchi 272 – via di Ripetta 261 – viale delle Province 30)

Alberto Manassei, prima di aprire la sua prima gelateria nell’omonima via nel 1999, era un liutaio. E le sue ricette sembrano un po’ delle serenate di gusti da assaporare come in una sinfonia di sapori: pistacchio, crema di riso, zabaione e cioccolato fondente. E tra la frutta, rigorosamente di stagione, da provare fragoline di bosco e anguria.

Günther Gelato Italiano (via dei Pettinari 43 – piazza S. Eustachio 47 – Mercato Centrale via Giolitti 36)

Da Bolzano Günther Rohregger ha portato il suo gelato nel cuore di Roma. Tra i vari gusti e suggestioni, da provare quello al pino mugo, a base di latte microfiltrato, panna e olio essenziale di pino, e quello alla ricotta stregata, con un tocco del famoso liquore Strega, e cioccolato fondente extra. Da assaggiare anche i sorbetti con l’acqua di montagna della Plose.

Giolitti (via Uffici del Vicario 40 – viale Oceania 90 – via Amerigo Vespucci 35)

Un nome storico del gelato a Roma fin dalla fine dell’Ottocento, meta di code di turisti che hanno un po’ alienato i romani che ora sono tornati ad apprezzarlo. Per un tuffo nella Dolce Vita, provate “Vacanze Romane” con pere, noci e fichi caramellati (il cono visto nel mitico film era una crema e cioccolato preparato dallo stesso Giolitti). Per i gusti alla frutta, vale la pena provare l’anguria.

Fassi (via Principe Eugenio 65)

Restando in tema di romanità storica, il gelato del “Palazzo del Freddo” è dal 1880 un pezzo prelibato della Capitale. La quinta generazione è rappresentata da Andrea Fassi che ha omaggiato la città con il Sampietrino, un semifreddo in vari gusti glassati al cioccolato. Da provare la nocciola, il tiramisù e la vaniglia Bourbon.

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