Cirf, Lipu e WWF uniti per la tutela del caldo – .

Benevento

Negli ultimi mesi si è consolidata una partnership tra il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF), la Sezione di Benevento della Lipu e il WWF Sannio nell’ambito di un progetto di studio delle potenzialità di riqualificazione del Calore Beneventano finanziato dal programma europeo Open Rivers (www.openrivers.eu). Ciò ha portato il CIRF a organizzare a Benevento la sua assemblea annuale che ha celebrato il 25° anniversario della sua fondazione, ospiti della Lipu presso il Centro Visite dell’Oasi di tutela “Zona Umide Beneventane”.

Venerdì 14 giugno il CIRF ha organizzato, presso il Centro Servizi al Volontariato (CSV), un seminario tecnico dal titolo “La gestione integrata dei fiumi ai tempi dei cambiamenti climatici”, con interventi di Giovanni Braca dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che ha presentato il bilancio idrologico nazionale, il direttore del CIRF Andrea Goltara ha parlato dei flussi ecologici a valle di dighe e derivazioni, il presidente Giuliano Trentini ha presentato la possibilità di ridurre il rischio alluvioni ripristinando gli ecosistemi fluviali, Maria Nicolina Papa, prof. presso il DICIV dell’Università degli Studi di Salerno e advisor del CIRF, ha presentato lo studio sul Fiume Calore sviluppato sotto la sua guida dagli studenti del corso di Ripristino Fluviale della laurea magistrale in Gestione Sostenibile dei Rischi e delle Risorse Naturali del Dipartimento di Ingegneria Civile di dell’Università degli Studi di Salerno.

Nel pomeriggio di sabato 15 giugno, dopo l’assemblea, i soci del CIRF hanno esplorato diversi luoghi significativi del Calore, da Benevento a Taurasi.

Il Presidente del CIRF, ing. Giuliano Trentini, dichiara: “Il Calore è un fiume fortemente alterato dall’escavazione dei sedimenti dei decenni passati e con gravi problemi di qualità delle acque. Nella grave crisi ecosistemica e climatica in cui ci troviamo, come ormai dimostrano innumerevoli esperienze europee, dalla Spagna alla Germania, la difesa dalle inondazioni non può più essere perseguita ulteriormente danneggiando l’ecosistema fluviale, come stiamo vedendo fare su Heat, dobbiamo deve invece operare in armonia con la natura, restituendo spazio al fiume, ripristinando i flussi sedimentari e le funzioni ecosistemiche, perché solo un fiume in equilibrio morfologico ed ecosistemico potrà garantire acqua in quantità e qualità sufficienti e allo stesso tempo mitigare il pericolo delle alluvioni con cui è inevitabile doverci convivere. Il cosiddetto “sistema sicurezza” non è mai esistito e non esisterà mai, ed è ora che tecnici e amministratori comincino a essere chiari e chiari su questo e smettano di ingannare i cittadini”.

Al riguardo interviene anche il Delegato provinciale della Lipu, arch. Marcello Stefanucci: “La Lipu di Benevento è impegnata da oltre due decenni nella tutela e nella valorizzazione dei fiumi del Sannio Beneventano. Siamo onorati di aver ospitato quest’anno l’assemblea nazionale dei soci CIRF presso il Centro Visite dell’Oasi “Zona Umide Beneventane”, struttura che la LIPU gestisce per conto della Provincia di Benevento. Abbiamo colto l’occasione per mostrare ai nostri ospiti luoghi dell’Oasi particolarmente interessanti come il bosco ripariale delle Serretelle che rappresenta l’habitat di numerose specie ed è prezioso per la continuità del corridoio ecologico lungo il fiume Calore. L’importante è che si sia creato un rapporto di collaborazione con il CIRF per portare avanti l’idea, che sosteniamo da tempo, che la sicurezza idraulica possa coniugarsi con la tutela della biodiversità per il bene delle persone che vivono in aree a rischio . alluvione e la naturalità dei fiumi beneventani”.

 
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