è uno scontro totale – .

CREMONA – In vista del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno, il quotidiano La Provincia dà spazio, giorno per giorno, a un confronto tra i due sfidanti sui temi più scottanti di questa campagna elettorale. Il candidato del centrodestra Alessandro Portesanie quello del centrosinistra, Andrea Virgilio, sono chiamati ad illustrare i punti del proprio programma relativi all’argomento in esame, esprimendo con chiarezza proposte e punti di vista per evidenziare differenze e affinità rispetto al concorrente. Oggi continuiamo con decadimento e decorazione.

ALESSANDRO PORTESANI
«L’ILLEGNO È AVANZATO OVUNQUE. PRIMA COSA: PULIZIA»

Per il candidato del centrodestra Alessandro Portesaniin tema di arredo urbano la parola d’ordine è ‘pulizia’.
«Abbiamo sentito migliaia di cittadini che ce lo hanno chiesto. La città è sporca e la pulizia delle strade, dei marciapiedi e delle aree verdi è il nostro primo punto del programma. Ci accuseranno di populismo: non importa. C’è un problema: va risolto subito. Allo stesso tempo immaginiamo un piano straordinario che possa porre rimedio a quelle enormi criticità che appaiono agli occhi di tutti i cittadini sia nel centro storico che nelle periferie; un esempio su tutti è il problema delle buche e dell’asfaltatura delle strade. Piuttosto che tutte quelle bruttezze che fa la giunta Galimberti/Virgilio lasciò in eredità ai Cremonesi. Si passerà poi a tutta una serie di interventi leggeri che consentano l’inserimento di attività commerciali negli spazi pubblici centrali e periferici finalizzati alla riqualificazione dei luoghi e delle frequentazioni degradate. In una terza fase si passerà al recupero e/o riqualificazione degli edifici fatiscenti; la manutenzione dell’arredo urbano; il potenziamento e la riprogettazione del sistema di illuminazione urbana, finalizzato ad aumentare la percezione di sicurezza sia nel centro storico che in periferia. Ci saranno interventi specifici che voglio qui citare: Piazza Roma con il recupero del settore ‘Montagnole’, casa del custode, pagoda, parco giochi con lo scopo di inserire attività ricreative, ricettive o ricreative commerciali; Piazza del Comune restauro degli archi del palazzo comunale e manutenzione generale della pavimentazione; Cortile Federico II, potenziamento dell’illuminazione; riprogettazione del mercato urbano centrale puntando alla qualità. E ancora: riqualificazione di Viale Po per ridare autorità all’ingresso in città; Corso Campi; Corso Garibaldi e Piazza S. Agata inserimento e manutenzione del verde urbano; via Mantova revisione dei tratti pericolosi della pista ciclabile. Alcuni interventi di manutenzione straordinaria richiederanno risorse significative. Rafforzeremo subito l’ufficio progetti strategici del Comune, anche attraverso l’attivazione di consulenze per la partecipazione a bandi su tematiche specifiche. Intensificheremo anche il rapporto con Regione e Governo, per ottenere maggiori risorse per il nostro territorio. In questo intendo spendermi personalmente. Per i parchi urbani forniamo un piano di manutenzione specifico. Il Consiglio uscente lascia un’eredità così pesante che ci vorrà l’intera durata dell’amministrazione per porvi rimedio”.

ANDREA VIRGILIO
«RIGENERARE GLI SPAZI QUOTIDIANI». È “GUERRA” AI RIFIUTI

Per il candidato del centrosinistra Andrea Virgilioil decoro urbano non significa solo riqualificazione del patrimonio immobiliare.
«Anche necessariamente passa di qua e di là il mantenimento degli spazi, la sicurezza e la tutela del territorio, il contrasto alla desertificazione dei centri storici. Il decoro urbano significa anche continuare ad eliminare le barriere architettoniche; dare ai cittadini, alle famiglie e alle nuove generazioni nuovi spazi in cui fare cultura. Questo è stato il lavoro svolto in questi anni: chiedere e ottenere fondi – 50 milioni di euro – dal Pnrr, per finanziare progetti che cambieranno il volto della nostra città. Il complesso dell’antico ospedale San Francesco, che sarà trasformato in un polo culturale a disposizione dei giovani; il recupero dell’Area Frazzi; Palazzo Grasselli, che diventerà sede del conservatorio Claudio Monteverdi; Palazzo Affaitati e Palazzo Soldi; Palazzo Cittanova, che dovrà tornare ad essere sede congressuale; Palazzo Duemiglia, che diventerà un polo del terzo settore; Santa Maria della Pietà e la Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro; e, infine, il recupero di piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII e la riqualificazione di piazza Roma, con la casa del custode che diventerà presidio della polizia locale, una nuova area giochi per bambini, nuovo arredo urbano e il recupero dell’area di le montagne. Questi interventi sono in parte già finanziati con lo sforzo o cofinanziamento del Comune e in parte in attesa di fondi che arriveranno con la partecipazione a nuovi bandi. Ciò, inevitabilmente, dal punto di vista delle risorse, ha comportato il sacrificio di qualcos’altro. Ora si tratta di bilanciare gli investimenti e prestare maggiore attenzione alla vita di tutti i giorni. Non si può gestire una città – come dice il centrodestra cremonese – solo contando le buche. Si somministra mantenendo lo sguardo alto e mantenendo i piedi per terra. Per questo le priorità saranno il miglioramento dell’illuminazione pubblica, la manutenzione delle aree verdi e la pulizia degli spazi, una lotta decisa contro l’abbandono dei rifiuti, che dovrà vedere rafforzata l’attività della polizia ambientale. La lotta al degrado si fa attraverso la rigenerazione – culturale, sociale, immobiliare e ambientale – che deve interessare non solo il centro ma anche le periferie. Qui gli interventi di recupero dell’edilizia pubblica e delle scuole dovranno continuare, e bisognerà investire sempre di più nell’educazione di strada e nella vigilanza dei servizi sociali, oltre che in una maggiore presenza delle forze dell’ordine”.

 
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