Viareggio, bambini aggrediti con i caschi allo stabilimento Balena Il Tirreno – .

VIAREGGIO. Tre quattordicenni in ospedale ferito a colpi di casco nei pressi dello stabilimento balneare Balena, in via Modena, sul retro della Passeggiata. A testimoniare l’accaduto è il comandante del Proto Capitanato, Silvia Brini: «Una delle nostre squadre stava per effettuare un sopralluogo al bagno Balena. Appena entrati, nello spazio compreso tra la Passeggiata e l’ingresso del bagno, hanno visto un ragazzo cadere a terra e altri quattro che hanno iniziato a picchiarlo con i caschi. Appena i ragazzi hanno visto le divise sono scomparsi. L’ufficio del Capitano è rimasto a soccorrere il ragazzo a terra in attesa dell’ambulanza e della polizia”.

Giunti sul posto, i soccorritori hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale della Versilia tre ragazzi di 14 anni bisognosi di cure mediche a causa dei traumi riportati dai colpi ricevuti con i caschi, alla testa, al collo e al braccio. C’era bisogno degli dei per il ragazzo ferito alla testa punti.

Sul posto anche il personale della Questura di Viareggio, che si occuperà di ricostruire l’ennesima rissa avvenuta in Passeggiata. A chi indaga tocca ricostruire se alcuni dei protagonisti dell’aggressione di ieri sono gli stessi della rissa di tre domeniche fa tra la Spiaggia e Passeggiata e dell’aggressione in viale Europa.

Il contesto

Episodi che nascono dal nulla: basta ritrovarsi a incrociare i ragazzi sbagliati per ritrovarsi in ospedale. Come è successo la settimana scorsa ai tre ragazzi pisani che volevano semplicemente trascorrere del tempo sulla spiaggia della Darsena. Mentre stavano svolgendo i loro affari, i tre sono stati aggrediti da una decina di ragazzi scesi da un autobus.

Coloro che ieri pomeriggio erano in marcia, e hanno visto arrivare ambulanze, auto della Polizia di Stato e personale della Capitaneria, hanno espresso preoccupazione, stupore e allo stesso tempo rabbia per il fatto che non ci sia alcuna possibilità di fermare questi ragazzi che sembrano hanno trovato come passatempo quello di attaccare, senza un vero motivo, coetanei che hanno solo la sfortuna di trovarsi sulla loro strada.

«Ho visto un ragazzo coperto di sangue», è la testimonianza di Piero Bertolani, presidente di Confcommercio Viareggio e commerciante della Passeggiata, nel tratto più frequentato da giovani e giovanissimi: «Ciò che mi ha colpito», continua Bertolani, «è che erano giovanissimi, dai 13 ai 14 anni, non di più”.

Il retro della Passeggiata, in particolare il punto di via Modena nei pressi della Balena, da tempo chiusa, è un punto di ritrovo stabile per giovanissimi. La chiusura del ristorante e dello stabilimento balneare ne fanno una sorta di porto franco, “occupato” solo dai ragazzi.

A destare allarme riguardo all’ennesimo episodio di violenza tra giovani in città è il fatto che i caschi siano stati utilizzati per aggredire e provocare danni. Una scena, quella descritta dal comandante Brini, che riporta subito alla mente la tragedia accaduta in via Coppino, la notte di Halloween del 2014.

Tragedia costata la vita Manuele Iacconi, 34 di Piano di Mommio, massacrato a colpi di elmetto su un marciapiede da un gruppo di giovani, minorenni e soli maggiorenni (oggi tutti condannati), fino a ridursi in punto di morte, dopo un mese di agonia, al carcere di Livorno Ospedale. l

 
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