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Accusato di ricettazione e uso illecito di carte, catturato a Livorno un fiorentino residente a Pistoia – .

Accusato di ricettazione e uso illecito di carte, catturato a Livorno un fiorentino residente a Pistoia – .
Accusato di ricettazione e uso illecito di carte, catturato a Livorno un fiorentino residente a Pistoia – .

Su ordine della Procura di Livorno, i carabinieri della stazione di Ardenzacon il contributo della Sezione Operativa della Compagnia di Livornohanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere verso a Uomo di 44 anni, di origini fiorentine ma residente nel pistoiese, gravemente sospettato di essere autore di ricettazione e utilizzo indebito di carte di credito; reiterate condotte fraudolente nell’area di Labro nel periodo compreso tra marzo 2023 e aprile 2024. L’indagato, al termine delle operazioni di monitoraggio e localizzazione dei militari, è stato catturato a Prato presso una struttura ricettiva presso la quale alloggiava. Quando è arrivata la polizia è stato sorpreso mentre dormiva.

Gli investigatori della Questura di Livorno, coordinati dal pubblico ministero incaricato del fascicolo, hanno raccolto elementi indiziari seri, precisi e concordanti.

In particolare, le indagini sono state avviate dai Carabinieri di Ardenza in seguito ad una serie di furti di borse contenenti effetti personali tra cui portamonete con carte di credito e bancomat. I diversi eventi predatori sono stati minuziosamente ricostruiti sistematizzando gli esiti degli aspetti tecnico-investigativi con identificazioni e riconoscimenti condotti secondo metodi investigativi tradizionali (redazione di identikit e ricostruzione di percorsi, modus agendi orari), il tutto con il supporto del fondamentale patrimonio conoscitivo territoriale della i soldati della stazione.

Passando alle principali dinamiche ricostruite dalle forze dell’ordine: in data 3 aprile 2023 l’indagato avrebbe effettuato cinque prelievi e sette pagamenti presso vari esercizi commerciali di Livorno con le carte di credito di una signora che nello stesso giorno aveva subito un furto della vostra borsa dall’auto nel parcheggio di un noto centro commerciale di Livorno Sud dopo aver fatto la spesa. Le immagini delle telecamere di una tabaccheria e di un bancomat coinvolto nelle operazioni fraudolente non hanno consentito inizialmente di identificare e riconoscere l’autore dell’uso improprio, ma ciò non ha impedito agli inquirenti di identificarlo confrontando quelle immagini con quelli relativi ad altri reati della stessa natura.

Il successivo 24 ottobre 2023 un’altra signora è stata derubata della borsa presso il parcheggio dello stesso centro commerciale, con modalità del tutto simili alla prima vittima. La borsa rubata conteneva un bancomat con il quale sono stati poi effettuati tre prelievi presso un bancomat di viale Alfieri. In questo caso le immagini esaminate sono state confrontate sia con quelle del caso precedente sia con quelle fornite ad altri Comandi d’Arma che avevano svolto analoghe indagini investigative sull’argomento, consentendo di riconoscere l’autore nell’odierno arrestato.

Successivamente, in data 23 dicembre 2023, all’interno del parcheggio del centro commerciale Livorno Sud, un’altra donna, dopo aver trasferito le borse della spesa sull’auto, si è vista rubare la borsa contenente, tra l’altro, carte di credito. Invariabilmente, anche lei accertava che, utilizzando dette carte di credito, ignoti avevano effettuato operazioni di spesa, tra cui la ricarica di una carta prepagata, per un totale pari a quasi 2.000 euro.

Il modo in cui, il 5 marzo 2024 una coppia di sposi venne derubata nel parcheggio di un altro noto centro commerciale Labronica. Anche in questo caso, utilizzando la carta sottratta alle vittime, è stato effettuato un prelievo di 250 euro presso un bancomat postalela cui videosorveglianza avrebbe restituito elementi utili in relazione all’autore dei precedenti delitti.

Dalla dettagliata relazione fornita dai Carabinieri alla Procura di Livorno, nella quale tutti gli elementi indiziari sono risultati coerenti a carico dell’uomo, è emerso l’accertamento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno a sostegno delle responsabilità penali dell’uomo. l’indagato non solo in relazione all’indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, già sottratte ai rispettivi titolari, ma anche che l’autore del reato non poteva non conoscere la provenienza delittuosa delle carte intestate ad altri e quindi il la ricezione di tali strumenti è stata registrata nella categoria ricettazione.

Fu allora: la vicinanza temporale dei delitti, soprattutto la loro inquietante serialità nonché l’estrema attualità, rappresentata dall’ultimo episodio in ordine cronologico e risalente solo a pochi mesi fa, a costituire l’indice della necessità per evitare la ripetizione del delitto, che costituisce chiaramente la fonte di sostentamento dell’indagato. Determinante per la misura cautelare in carcere, infine, è stata la sussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, alla luce di una prognosi fondata sulla riconosciuta esistenza di occasioni favorevoli per la commissione di nuovi delitti della stessa specie.

 
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