Avevamo dato l’immagine del presidente dell’AC Legnano, Enea Bendetto, come di un dirigente rimasto con le mani in mano da vicende societarie al limite dell’inverosimile. Oggi quell’immagine trova conferma nelle dimissioni del vicepresidente Davide Piccardo. Elegantemente, infatti, Piccardo scrive che “la mia esperienza all’AC Legnano è giunta al termine, annuncio le mie dimissioni dalla carica di vicepresidente della società. In questi mesi ho sempre cercato di dare il mio contributo nell’interesse della società, della squadra e di tutti coloro che amano il Legnano. Mi auguro di cuore che l’azienda trovi il modo di risollevarsi e riconquistare il posto che merita per la sua importante storia”.
Accanto a Benedetto resta quindi solo il cosiddetto direttore degli affari legali, il suo avvocato Giuseppe Pipitone, perché no, così come il suo predecessore, Emiliano Montanari.sollevato dallo stesso attuale presidente quando lo ha affermato «La responsabilità (di un eventuale fallimento, ndr) è della precedente proprietà e stiamo cercando di trovare insieme una soluzione».
Sempre più solo e con un debito che sarebbe ben superiore ai 300mila euro annunciati, Benedetto sta portando il calcio Legnano sempre più verso il fallimento. Come farà una moderna fenice a risorgere una seconda volta, dopo la precedente del 2010?
