“Francobollo dedicato anche ad un non-luogo” – .

Possibile che il nostro Sud venga sempre descritto come il paradiso dei taralli e dei mandolini? Anche il suo primo ministro, Giorgia Meloni, comincia ad indulgere in questo stereotipo nonostante avesse probabilmente molti argomenti per vantarsi del successo del “suo” G7.

«C’erano i panzerotti, c’erano gli artigiani – sorride Giorgia ai giornalisti nel suo convegno al termine del summit – C’erano le signore che facevano le orecchiette a mano, c’era la Taranta… C’era la Puglia – sospira – c’era erano le luci che so che mettevano nelle feste religiose. C’era la Puglia come la conosciamo… le signore che regalano braccialetti – ne ho uno anch’io – fatti con noccioli d’ulivo…». E Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage Napoli, giustamente commenta: “ma parli del G7 o di un matrimonio nel Salento?”. E così, dopo ilAttività commerciale della Venere di Botticelli che ha scatenato le polemiche nei confronti del ministro del Turismo, ecco la banalizzazione del Sud. Oppure, vista la scommessa della cena di gala con il menu di Bottura e gli “abbinamenti impossibili”, il presidente del Consiglio ha voluto pagare un dovere di gratitudine all’economia alimentare della regione che lo ha ospitato? Anche se poteva almeno menzionare il vino!

L’economista: “Eccesso di folklore”

Sì, è davvero questa la Puglia che conosciamo? E cosa sa il presidente Meloni? Noi chiediamo Gianfranco Viesti, economista presso l’Università di Bari. Prof, è questa la Puglia che il mondo ha bisogno di conoscere? «Beh, probabilmente ha messo l’accento sugli aspetti gastronomici e turistici, che sono importanti, ma con un eccesso di folklore – precisa l’economista – E sicuramente trascura altre componenti importanti dell’economia pugliese. Forse perché alla fine è l’immagine che hanno visto i suoi ospiti”.

Un “non luogo” nel timbro del G7

Prof, potrebbe dare un’immagine un po’ più moderna e attuale della Regione? «In realtà la cosa che mi ha colpito di più è stato l’aver dedicato un francobollo commemorativo del G7 a Borgo Egnatia, cioè a un “non luogo”: nel senso che sarà sicuramente anche un luogo di fascino e fatto molto bene, ma è un complesso moderno, di recente costruzione. Sinceramente avrei dedicato il francobollo ad un luogo più rappresentativo del nostro territorio, più carico di storia”. Una polemica esplosa anche sulle colonne dei giornali locali.

La Puglia che dovrebbe conoscere meglio il premier

Cos’è invece la Puglia che produce e fa impresa? Anche la Puglia ha bisogno di essere comunicata al mondo? «Anche se la nostra capacità imprenditoriale è un po’ indietro rispetto ad altri territori del Nord – spiega il professor Viesti – E anche se l’agroalimentare nel suo complesso ha un ruolo molto importante nell’economia pugliese, da tempo la regione sta assumendo un ruolo molto importante nella meccatronica, nella farmaceutica e nell’informatica a supporto del settore dei servizi”. Certo, forse una Puglia meno suggestiva, ma sicuramente da spingere e soprattutto conoscere.

Commenti sociali

E forse, guardando i commenti via social, a quel G7 poteva esserci anche una Puglia vera, quotidiana. Il presidente del Consiglio dice che c’era la Puglia che lei stessa conosce. Ma qualcuno le ricorda che «C’era l’autonomia differenziata, c’era la mancanza della ferrovia veloce, c’erano strade con le buche, c’erano ospedali fatiscenti, c’erano scuole senza riscaldamento». E qualcun altro ha commentato sarcasticamente: “Ha tolto a De Luca i fondi per i festival in Campania, dicendo che erano soldi buttati. Poi descrive una festa pugliese con vibrante emozione”.

 
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