un Toprak con 10 e lode – Superbike – .

Il round del WorldSBK disputato lo scorso fine settimana al Misano World Circuit sarà ricordato a lungo, sia dagli oltre 75.000 spettatori che hanno affollato l’autodromo romagnolo (nel corso dei tre giorni) sia da chi ha seguito le gare da casa

17 giugno 2024

SRiguarda il round che ha sanzionato la consacrazione definitiva di Toprak Razgatliogluuno degli ultimi grandi talenti del motociclismo, e la BMW, che ha addirittura ridimensionato la Ducati e i suoi piloti, ufficiali e privati, direttamente sulla pista di casa.

Difficile raccontare esattamente tutto quello che è successo nei tre giorni “caldi” sulla costa adriatica, ma ci proveremo con qualche approfondimento successivo, a partire dalla “solita” diretta di domani sera alle 18.

BMW e Ducati quindi, ma non solo. Mentre Kawasaski sembra vivere una seconda giovinezza, la Yamaha comincia a sentire il peso degli anni e aggiornamenti mancanti. Incredibile ma vero, Anche la Honda sembra fare progressi, anche se solo con la CBR di Iker Lecuona. In Supersport Yari Montella e Stefano Manzi provano a contenere Adrian Huertas e la sua Panigale V2 “ufficiale”, mentre il campionato femminile non poteva iniziare peggio, con il grave incidente di Mia Rushten, che speriamo di rivedere al più presto se non in pista almeno nel paddock. Il Mondiale WCR, incidenti a parte, ci ha regalato uno spettacolo meraviglioso grazie ai vivacissimi piloti spagnoli che si sono contesi la vittoria.

Adesso la Superbike torna in letargo, ma questa volta solo per un mese. Il prossimo sarà a Donington Park, dove Toprak ha conquistato il suo primo podio in SBK.

Ecco i nostri voti per i protagonisti di Misano:

Toprak Razgatlioglu: 10 e lode

GGli aggettivi per descrivere il grande talento turco cominciano a scarseggiare. Il suo sogno, maturato prima in Kawasaki e poi in Yamaha, era quello di dominare la tappa di Misano e ora che la sua moto glielo permette Toprak non si è lasciato sfuggire l’occasione. Eccelleva in tutto e come spesso accade quando in pista c’è un campione assoluto. I suoi avversari sembravano piccoli. Temo che d’ora in poi bisognerà inventarsi qualcosa per non dire che il titolo mondiale 2024 abbia fatto la fine di Monaco.

Nicolò Bulega:10

Se se non fosse stato per Razgatlioglu, sarebbe stato lui il vincitore di Misano 2024. È stato l’unico a provarci con determinazione e a portare a casa 4 secondi posti (inclusa la Superpole). Il suo brillante inizio di campionato ha fatto dimenticare a molti che questa è la stagione d’esordio di Nicolò in SBK dopo quattro round è secondo, a 21 punti dal mostro ottomano. Scusate se non è molto…

Álvaro Bautista: 7,5

Un vecchio proverbio dice “quando sei martello batti, quando sei incudine stai fermo”. Al momento Alvaro è sull’incudine, e forte della sua esperienza cerca di ridurre le perdite e portare a casa più punti possibili. Commette un solo errore e per sua fortuna lo fa quando i punti in palio sono pochi. Per quanto ci provi lo spagnolo non riesce a trovare quel feeling con la Panigale V4 che negli ultimi anni gli ha permesso di diventare due volte campione del mondo. Sia lui che la Ducati non hanno intenzione di mollare e quindi ci aspettiamo una pronta reazione da entrambi.

Alex Lowes: 8

lLa “cura Riba” gli ha cambiato la vita. La moto è sicuramente migliorata (500 giri motore in più, nuovo albero motore ed elettronica evoluta) ma è lui che fa la differenza. Adesso che Rea non c’è più il capo è lui e questa iniezione di fiducia lo ha trasformato. Non solo non cade più, ma a Misano era costantemente tra i primi cinque.

Andrea Locatelli: 7

ILIl soldato Locatelli è sempre presente e affidabile. Una sicurezza. Ma ci aspettiamo sempre che faccia quel salto di qualità che lo porta a lottare per la vittoria, se non in tutte le gare almeno in quelle dove si sente più a suo agio. A Misano non è successo.

Danilo Petrucci: 9

le le difficoltà lo esaltano. Non c’è altro modo di spiegare i suoi piazzamenti nelle prime due gare e il sesto posto in Gara 2. Era più forte del dolore e resta il rammarico di quello che avrebbe potuto fare se fosse stato bene. Guarisci in fretta Danilo.

Axel Bassani: 7,5

ILIl ragazzo cresce e matura. Correre per una squadra ufficiale lo ha cambiato e lo sta facendo diventare un vero professionista. Ho sempre detto che lo avrei giudicato da metà stagione in poi, ma dovendolo dare un voto adesso non può che essere positivo. Deve continuare così.

Remy Gardner: 6

NOe nei test pre-Misano e nelle prove libere aveva ingannato i suoi tifosi, che poi in gara hanno rivisto il solito pilota evanescente. Rispetto allo scorso anno è un po’ più in alto in classifica, ma Da un ex pilota della MotoGP ci si aspetta molto di più.

Iker Lecuona: 7

lLa Honda è l’unica che entra costantemente nella top ten in competizione. Grazie alle concessioni la CBR sembra essere migliorata, ma al momento è l’unico che sfrutta le concessioni. Secondo noi è ancora uno dei talenti più giovani della SBK.

Jonathan Rea: 5

Acade a metà classifica e cade anche lui rischiando un infortunio. Irriconoscibile. Il problema è che nessuno, nemmeno lui, ha capito cosa sta succedendo e quali sono le ragioni di questa crisi che si sta trasformando in un incubo. Ridateci il nostro Jonny!

Michael Van der Mark: 5.5

NOsui benefici derivanti dalla maggiore competitività della propria BMW. Toprak lo ha definito il compagno di squadra perfetto (e per questo gli è stato prolungato il contratto) ma ci aspettiamo forse qualche podio da un pilota ufficiale BMW.

Andrea Iannone: 6,5

NOil fine settimana in cui BMW (o meglio Toprak) ha ridimensionato la Ducati Iannone è furioso e si lamenta a gran voce del suo status di pilota privato. “La Ducati mi aiuta, per loro sono speciale, ma sono in un team privato e non posso fare di più”. A parte il fatto che sapeva benissimo di far parte di un team privato, non è obbligatorio per un pilota privato cadere in Superpole o sbagliare la scelta delle gomme in Gara2. L’importante è sfruttare al massimo ciò che si ha.

Michael Ruben Rinaldi: 5

SSulla sua pista preferita, dove aveva vinto in passato, si sperava che Michael vedesse la luce alla fine del tunnel, ma non è stato così. L’ansia di dimostrare di non essere stato veloce solo perché aveva una moto ufficiale lo sta divorando. Deve resettare tutto e affidarsi ad uno dei migliori team privati ​​della Superbike.

Michele Pirro: 4.5

Se punti e una caduta. Questo è il misero bottino del collaudatore Ducati. Certo la Superbike è dura e competitiva, ma proprio per questo che senso ha avere una wild card del genere?

Scott Redding e Bradley Ray: 4

Sstesso voto, stessa destinazione: il BSB

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Monica Moretti uccisa a Sassari: Gaspa torna in carcere per stalking
NEXT il tour de force delle donne pilota – .