“Abbiamo un progetto a lungo termine. Centro sportivo? La burocrazia dovrebbe essere sbloccata ad agosto…” – .

“Abbiamo un progetto a lungo termine. Centro sportivo? La burocrazia dovrebbe essere sbloccata ad agosto…” – .
“Abbiamo un progetto a lungo termine. Centro sportivo? La burocrazia dovrebbe essere sbloccata ad agosto…” – .

Dalla vita da imprenditore alla guida di Stone Island, di cui è tuttora presidente nonostante la cessione a Moncler, agli incontri con personalità internazionali del calibro di Nelson Mandela oppure, cambiando ambito e scendendo diversi gradini nella scala dell’importanza , Kanye West, con il quale sarebbe potuta nascere una collaborazione legata a Stone Island, poi saltata, fino ad arrivare all’attualità e al suo progetto con Modena. Tanti i temi toccati dal presidente del club delle Canarie, Carlo Rivetti, intervistato da Gianluca Gazzoli nel podcast “The BSMT”. Riguardo ai temi più strettamente legati a Modena, il presidente del club delle Canarie ha detto:

“Perché abbiamo deciso di acquistare Modena? La mia è una famiglia in cui siamo tutti pazzi per il calcio, ma abbiamo tifato diverse squadre: io ero interista, come Matteo, mentre Silvio e Camilla tifano Milan e mia moglie Roma. Quindi l’unica squadra che ci univa e per la quale potevamo andare insieme allo stadio era la Nazionale. Quindi il sogno nel cassetto era quello di avere una squadra che unisse tutta la famiglia. Avevamo già ricevuto proposte per rilevare squadre di calcio, ma poi, complice il fatto che Stone Island ha sede a Ravarino, abbiamo conosciuto Romano Sghedoni: ci siamo subito “innamorati”. L’ho guardato negli occhi e in lui ho visto subito gli occhi dei miei grandi, che erano persone trasparenti, pulite e oneste. Ci ha detto che eravamo quelli giusti e non abbiamo mai parlato di soldi. Ci ha lasciato una società sana e senza debiti e non ci ha fatto pagare un centesimo per questo. Modena è la città italiana che, dopo il Covid, ha avuto la maggiore crescita in termini percentuali di turisti stranieri. Ad attirarli sono la Motor Valley, il museo Ferrari, il museo Pavarotti, l’aceto balsamico, ma, in occasione dell’ultima partita casalinga della scorsa stagione, sono arrivati ​​ad assistere alla partita anche due signori inglesi vestiti Stone Island.

Museo? Abbiamo già acquistato circa 8.000 cimeli legati al Modena, con due chicche: la tessera numero 1 di Luciano Pavarotti e la tessera dell’allenatore del Modena di Enzo Ferrari. Vogliamo fare il museo: abbiamo già presentato il progetto.

Centro sportivo? A Modena abbiamo un progetto a lungo termine. In Italia siamo la squadra che ha più giocatori italiani e nella quale possono vantare più presenze e la Primavera ha vinto il campionato. Manca però il centro sportivo: abbiamo presentato il progetto circa un anno fa, probabilmente la burocrazia dovrebbe essere sbrigata ad agosto, poi ci vorranno diciotto mesi per completarlo. Sono tempi biblici: tra gli enti che devono approvare il progetto c’è anche l’aeronautica…”.

Di seguito il video completo dell’intervista:

 
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