l’ultimo addio da Legnano – .

L’ultimo saluto a Valeria Vanossi nella chiesa di San Domenico tra le sirene della polizia e delle ambulanze

Legnano – Una comunità emozionata di Legnano ha gremito l’incontro chiesa di San Domenico a cui dire addio Valeria Vanossi, in ricordo del “le buone opere e le carezze del buon amore” che Valeria ha saputo donare nel suo lungo lavoro di volontariato, come ha ricordato Don Claudio all’inizio della cerimonia funebre.

Valeria Vanossilascia suo figlio Marconipote Mirko e figlia Carolina che ha voluto ricordare la madre raffigurandone con amore la forza e la fragilità, la generosità e la capacità di andare oltre le critiche. “Ora dovrò tagliare il cordone ombelicale” ha affermato, consapevole che l’eredità umana che oggi piange la scomparsa di Valeria potrà accogliersi e sostenersi.

Nella chiesa c’erano gli stendardi della Protezione Civile, Della Croce Bianca di Milano e l’essenziale”Sole nel cuore” di cui Vanosse è stato presidente, la prima associazione in Italia che prevede l’inserimento di ragazzi disabili come volontari, un “dettaglio” per nulla irrilevante e che ben rappresenta la visione del volontariato promossa dall’associazione.

Al funerale erano presenti tutti, dalle autorità civili e religiose ai rappresentanti delle forze dell’ordine fino ai medici e dirigenti dell’ospedale di Legnano con cui Vanossi ha collaborato in più occasioni con particolare dedizione ai malati di cancro. Realtà che hanno voluto far sentire la propria voce prima della fine dei funerali, che si sono conclusi con la lettura del “La preghiera del poliziotto“ dedicato a San Michele Arcangelo, patrono della Polizia poiché, tra le tante attività promosse da Valeria Vanossi, ce n’è stata anche una realizzata in collaborazione con il PS che la ricordava dicendo “Poliziotto per un giorno, poliziotto per la vita“.

L’ultimo addio è stato quello di Padre Renato Rosso che, nel dialogo con Valeria, le ha raccomandato un periodo di riposo ma non eterno, affinché da lassù possa continuare a sostenere le tante persone vulnerabili di cui si è presa cura in vita.

La partecipazione di tenore Luca Tedeschi, hanno reso la cerimonia particolarmente emozionante. All’uscita dalla chiesa, la bara è stata accolta dall’attenzione della Protezione Civile seguita dal lancio di palloncini e dal saluto delle sirene delle ambulanze, dei Carabinieri e delle Forze di Polizia presenti.

Le parole di don Claudio

La riflessione proposta da don Claudio ha preso spunto dal Salmo n. 77: “Ricordo le tue meraviglie del passato. Sto considerando le tue opere,
Medito su tutte le tue imprese” e poi ha aggiunto: Valeria non si presenta davanti a Dio con l’elenco delle cose fatte, perché il bene si diffonde da solo. È un bene gratuito e quando fai del bene qualcuno ha sempre qualcosa da dire”. riferendosi alla lettura di Luca 6,39-45 scelta per la funzione: «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non noti la trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio?».

Don Claudio ha poi spiegato che l’equivalente biblico dell’espressione “Sole nel cuore” E “il fuoco di Dio è dentro di noi” sottolineando che “L’uomo buono, dal tesoro del suo cuore, tira fuori il bene” e il bene è quello Valeria Vanossi ha condiviso nella vita continuerà a risplendere con il “Sole nel cuore“.

Laura Difesa

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