per la Corte di Cassazione la pena di Appendino va ridotta ma resta la responsabilità penale – .

Pena da ridurre, ma resta la responsabilità penale. È questo il giudizio della Cassazione sulla posizione dell’ex sindaco di Torino Chiara Appendino al processo per i fatti di piazza San Carlo.

Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle è stato condannato a 18 mesi di carcere nel procedimento in cui, a seconda degli incarichi, vengono ipotizzati i reati di disastro, omicidio e lesioni colpose.

È uno squilibrio che fatico a comprendere e ad accettare: Comune e sindaci non possono continuare a essere il capro espiatorio di tutto, dall’incolumità pubblica allo smog (per il quale, tra poche ore, dovrò affrontare un nuovo processo). Lo scrive su Facebook l’ex sindaco di Torino Chiara Appendino commentando la sentenza della Corte di Cassazione sul processo di Piazza San Carlo in cui era imputata. «Poco fa i giudici della Corte di Cassazione hanno respinto il mio ricorso avverso la sentenza per la tragedia di piazza San Carlo, pur stabilendo che la pena inflitta dalla Corte d’Appello debba essere ridotta. Ancora oggi, a distanza di oltre 7 anni, porto con me il dolore e l’angoscia di quella notte maledetta in cui quattro rapinatori armati di spray al peperoncino scatenarono il panico in piazza. Un atto scellerato per il quale stanno scontando una pena di 10 anni per omicidio colposo – continua Appendino -.

Da allora non ho mai smesso di rivolgere il mio pensiero alle persone coinvolte e alle loro famiglie e credo che il dolore che provo non scomparirà mai. Per rispetto verso chi quella sera perse la vita o rimase ferito, nonché verso le istituzioni che rappresentavo e rappresento, mi sono sempre difeso nel processo e mai dal processo. E oggi accetto la decisione della Corte di Cassazione ma, allo stesso tempo, non posso nascondervi un senso di amarezza”, spiega Appendino. L’ex sindaco sottolinea che “con l’iter giudiziario sostanzialmente concluso, credo di poter dire quello che penso, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione delle responsabilità tra le istituzioni. Da questo processo, infatti, emerge che l’unico soggetto ritenuto responsabile di quegli incidenti è il Comune (e io come Sindaco), mentre tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti a vario titolo nell’organizzazione e nella gestione della pubblica sicurezza, ovvero Questure e Prefettura, sono stati destituiti o assolti ai vari gradi di processo.

La domanda che mi pongo è: chi, visto questo precedente, sarà ancora disposto a mettersi a disposizione della propria comunità come primo cittadino? Quello che mi auguro è che su questo punto si possa avviare una sana riflessione tra tutte le forze politiche e il governo. Ad oggi sono rimasti inascoltati gli innumerevoli avvertimenti dell’Anci e l’appello firmato da migliaia di sindaci di ogni schieramento politico. Concludo ringraziando di cuore la mia famiglia, i miei avvocati e tutte le persone che mi sono state vicine in questo difficile percorso e ribadendo la mia sincera vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime che rimarranno per sempre nel mio cuore”, conclude Appendino.

Leggi anche altre notizie su Novità Nova

Clicca qui e ricevi aggiornamenti su WhatsApp

Seguiteci sui canali social di Nova News su TwitterLinkedIn, Instagram, Telegram

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Sono solo immagini sacre” – .
NEXT AMP-Borsa oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in parità. Sul podio Pirelli, Leonardo e Recordati. Vendite su Tim – .