“I disabili foggiani ostaggio delle peggiori beghe burocratiche”. Angiola a gamba tesa sul centro sociale polivalente

“I disabili foggiani ostaggio delle peggiori beghe burocratiche”. Angiola a gamba tesa sul centro sociale polivalente
“I disabili foggiani ostaggio delle peggiori beghe burocratiche”. Angiola a gamba tesa sul centro sociale polivalente

Il Centro Sociale Polivalente per Disabili avrebbe dovuto sorgere in via Candelaro n. 96/G, si tratta di un immobile di proprietà comunale ceduto dalla Regione Puglia ed acquisito dal Comune con Delibera CC n. 73 del 29.9.2017. Ad oggi, nonostante il lungo tempo trascorso, il Centro non è funzionante e non è autorizzato a funzionare”. Lo afferma il consigliere comunale dell’opposizione a Foggia, Nunzio Angiola.

“La criticità risiede nella necessità di mettere a disposizione il diritto d’uso degli stessi al fine di autorizzare l’esercizio delle attività presso la struttura. In data 6.7.2020 l’incarico professionale è stato affidato al geometra Verzicco il quale successivamente scrisse all’Arca Capitanata chiedendo di firmare la suddivisione della particella 1015 al foglio 78, da cui risultava la particella 2368 qui interessata. Nel 2021 la Soprintendenza ha delegato il geometra Verizicco ad effettuare la variazione catastale della suddetta particella 2368, al fine di regolarizzare l’errata iscrizione avvenuta nel 1997 da parte dell’Arca Capitanata. Gli atti però sono stati firmati solo dal Comune e non dalla Regione, in quanto la Regione non si considerava proprietaria del lotto. Gli atti sono stati inviati all’Agenzia del Territorio che ha emesso pareri negativi il 30.3.2021, chiedendo la firma alla Regione – Sezione Tratturi che ne era titolare”, ha ricordato Angiola.

“Da allora non è cambiato nulla”, ha aggiunto Angiola. Ad oggi il Centro Sociale Polivalente per Disabili e i disabili potenziali utenti di Foggia sono ostaggio dei peggiori battibecchi burocratici tra Comune, Arca Capitanata e Regione, che si consumano da anni sulla pelle di queste persone inconsapevoli e fragili. cittadini e le loro famiglie. Il nostro giudizio, senza possibilità di appello, travolge senza dubbio la direzione Landella e quella del questore. Come se non bastasse, nel frattempo la gestione è stata affidata, a seguito di gara, al Consorzio Aranea, con delibera gestionale n. 1239 del 2020. E questo espone certamente il Comune al rischio di essere citato in giudizio per danni e mi stupisce che ciò non sia ancora avvenuto”.

“Apprezziamo la buona volontà dimostrata dal consigliere Emanuele il quale, rispondendo alla domanda, ha espresso sincero interesse a porre fine a questa disgrazia burocratica e ad aprire e rendere funzionale il centro. A settembre, se non si muove nulla, riproporremo una nuova interrogazione, che in questo caso toccherà all’attuale amministrazione, perché il ruolo della minoranza consiliare è quello di accendere i riflettori su carenze e abusi e noi esercitiamo questo ruolo nell’interesse di i cittadini di Foggia, a partire da quelli più bisognosi di aiuto”, ha infine commentato Angiola.

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