TRENTO. “Esprimiamoci la più profonda solidarietà verso il personale sanitario coinvolto nel grave episodio e nel persone presenti nel reparto“. È la nota dell’APSS all’assessore Mario Tonina dopo l’aggressione avvenuta tra sabato 15 e domenica 16 giugno all’unità operativa pediatrica dell’OspedaleOspedale Santa Chiara di Trento.
Protagonista dell’episodio è stato un ragazzo che era stato accompagnato dalle Giudicarie a Trento per motivi di gestione del caso. Ma la situazione è andata fuori controllo, prima con la violenza verbale e poi con l’aggressione fisica. “Lavoriamo per centro di unità di crisi per adolescenti con Gravi sintomi psicologici nel territorio di Arco – aggiunge Tonina – una struttura che può dare risposte importanti”.
Un altro episodio dopo la grave aggressione avvenuta un paio di settimane fa a Borgo Valsugana. C’è tensione nei reparti a causa di situazioni pericolose che si ripetono troppo spesso. Sulle Dolomiti l’assessore ha spiegato che viene posta la massima attenzione e che, per il caso specifico, l’apertura dell’ centro di unità di crisi per adolescenti con Gravi sintomi psicologici nel territorio di Arco (Articolo qui).
In ogni caso, nel pomeriggio di lunedì 17 giugno si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato i vertici aziendali si sono consultati con gli operatori sanitari per identificare soluzioni logistiche e organizzative multidisciplinari con l’obiettivo di evitare il ripetersi di episodi di aggressione salvaguardando l’incolumità del personale e dei pazienti.
L’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari”rassicura che la sicurezza dei propri collaboratori è un obiettivo prioritario in un contesto in cui episodi di questo tipo non hanno più carattere emergenziale ma richiedono un intervento organizzativo strutturato e tempestivo”.
Tra le ipotesi di intervento figura la realizzazione di pulsanti antipanico, vetro infrangibile E corsi Di “formazione” gestire un attacco verbalema è previsto anche il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
