Comunale Corigliano Rossano, Lucisano chiede un’operazione verità a Forza Italia – .

«Me lo hanno detto non c’è stato alcun consenso nelle liste di Forza Italia per la mia candidatura e su altre candidature importanti come quella dell’avvocato Zagarese, dell’avvocato Di Iacovo, di Falcone”. Presso gli uffici amministrativi di Corigliano Rossano, Piero Lucisano, figura di spicco del centrodestra e deputato di Forza Italia, è stato costretto a candidarsi con una lista civica redatta in pochi giorni. Dopo aver raccolto circa 800 voti, Lucisano chiede una “operazione verità” su quanto accaduto nella preparazione delle liste del suo partito.

Secondo il sostenitore di Forza Italia, la sua situazione riflette una questione più ampia all’interno di Forza Italia e del centrodestra. L’ipotesi di Lucisano è che la sua candidatura avrebbe potuto togliere spazio ad altri: «Qualcuno ha capito che sono una persona rispettata dai cittadini. Questo avrebbe potuto significare meno spazio per gli altri e per l’elezione degli altri. Ma questa è un’analisi che faremo nei prossimi giorni anche all’interno del partito stesso. Chiederemo conto del risultato del partito e delle candidature sostitutive. È inconcepibile che un partito nazionale in crescita come Forza Italia abbia nella sua lista tre o quattro candidati che non hanno preso alcun voto”.

Lucisano sottolinea come anche altri partiti, come Fratelli d’Italia, ottengono ottimi risultati alle elezioni europee, ma non riescono a replicare lo stesso successo a livello locale. Ciò, secondo lui, dimostra che le liste civiche stanno superando i partiti tradizionali, segno che le persone preferiscono sostenere candidati percepiti come più vicini a loro.

Errori di strategia e timing

Lucisano ammette che sono stati commessi errori non indifferenti, soprattutto riguardo ai tempi e alla gestione delle istanze: «Siamo partiti un po’ tardi perché le discussioni ai famigerati tavoli del centrodestra vanno avanti da troppo tempo. Ci è voluto un intervento dall’alto per convincere Straface a scendere in campo. Ha opposto una notevole resistenza, ma i tempi erano quelli che erano. Inoltre, nei cinque anni precedenti, gran parte dell’opposizione non era più opposizionema era incline al governo della città.

Il rappresentante blu riconosce che la campagna elettorale della Stasi è stata efficace grazie alla sua lunga durata e alla mancanza di una forte opposizione nei cinque anni precedenti. «La sua campagna elettorale è durata cinque anni, non due mesi come la nostra. In cinque anni non è mai partita, proprio perché in consiglio comunale non c’è stata un’opposizione ben formata, salvo poche eccezioni. Anche i segretari del partito non hanno sostenuto adeguatamente l’opposizione”.

Lucisano parla anche del ruolo avuto dal presidente Roberto Occhiuto nella campagna elettorale e la sua successiva scomparsa dalle scene: «Occhiuto è stato sostenitore della candidatura di Pasqualina Straface. A quel tempo era l’unica soluzione, dopo numerosi errori precedenti e infinite discussioni sulle possibili applicazioni. Il governatore è venuto qui per testimoniare la vicinanza del centrodestra, ma poi, per una questione di equità, ha voluto lasciare spazio e visibilità al candidato sindaco. È stato giusto che Straface si sia assunto l’onere e l’onore di rappresentare degnamente sia l’apparato regionale che la coalizione di centrodestra”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Stadio del Cagliari | Zedda: “Nuovo Gigi Riva? Esamineremo i documenti” – .
NEXT un pubblico esercizio del centro cittadino – PrimaFriuli – chiuso per trenta giorni – .