Senza biglietto sull’autobus, danno un nome falso per evitare di pagare la multa: intrappolati dalle microcamere

Senza biglietto sull’autobus, danno un nome falso per evitare di pagare la multa: intrappolati dalle microcamere
Senza biglietto sull’autobus, danno un nome falso per evitare di pagare la multa: intrappolati dalle microcamere

PORDENONE – Sorpresi senza biglietto, e conseguentemente multati, hanno fornito nomi falsi ai controllori di bordo. A volte “solo” distorte rispetto a quelle reali, in altri casi completamente inventate. E tra loro c’erano anche dei recidivi, persone che avevano usato questa tecnica più e più volte. Come sono stati “inquadrati”? Grazie alle body cam, le telecamere “nascoste” appena entrate in funzione sugli autobus Atap in provincia di Pordenone.

IL RISULTATO

Al momento, per fortuna, i nuovi dispositivi in ​​dotazione ai cinque controllori interni dell’azienda di trasporti Atap non sono entrati in funzione per documentare veri e propri attacchi. Ma hanno sicuramente raggiunto un secondo obiettivo. Infatti, da quando la tecnologia è stata montata sulle giacche modificate indossate dai controllori, è stato possibile registrare le operazioni di verifica dei biglietti e denunciare diverse persone – soprattutto giovani – che, di fronte ad una contestazione legata allo smarrimento del documento di viaggio , avevano fornito dati totalmente falsi ai controllori. “E in alcuni casi – informano i vertici della partecipata – si trattava di recidivi”. Quindi viaggiatori che più volte erano stati trovati senza biglietto e che altrettante volte avevano fornito nomi falsi. Nel dettaglio, Atap si accorge di un nome non veritiero quando la multa viene rispedita indietro invece di giungere a destinazione. Ma grazie alle body cam “nascoste” è stato possibile risalire ai volti e alle vere identità dei “furbi”. Risalgono sempre le segnalazioni dalle cabine di regia di Atap, che in quest’ultimo periodo sono in netto aumento. In un altro caso un giovane aveva falsificato l’abbonamento di un’amica apponendovi sopra la fotografia.

TECNOLOGIA

Le bodycam acquistate da Atap e messe a disposizione degli ispettori saranno attivate dagli stessi ispettori. Nel dettaglio, in caso di pericolo il dipendente dell’azienda premerà un piccolo pulsante e si toccherà il petto. A quel punto il dispositivo si attiverà, ma potrà mantenere la registrazione video fino a due minuti prima di premere il pulsante in casi di emergenza. La tecnologia sarà ospitata dagli appositi giubbotti di cui saranno dotati i verificatori dell’azienda di trasporti. E i film potranno essere girati sia a bordo degli autobus delle linee urbane che sui mezzi che effettuano spostamenti urbani a Pordenone. E’ ormai scaduto il contratto con la ditta esterna che ha fornito altri controllori all’Atap di Pordenone. Rimangono disponibili cinque verificatori. Lo scorso anno il record storico fu stabilito in provincia di Pordenone. Anche grazie all’aiuto della società esterna, infatti, sono state “tolte” oltre seimila multe per assenza di biglietti nelle tasche dei passeggeri dei trasporti pubblici urbani ed interurbani. L’incasso per Atap è stato il più alto di sempre, pari a circa 200mila euro di ricavi solo in termini di sanzioni.

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Il Gazzettino

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