L’ex sindaco non era in aula: “Vittoria? No, solo sofferenza”

“E’ un momento delicato, non ci sono risultati positivi, c’è solo ulteriore sofferenza dopo questa sentenza”. Così ha commentato la sentenza l’ex sindaco di Corinaldo, che ha preferito non essere presente in aula alla lettura della sentenza per rispetto dei parenti delle vittime. Anche se per lui, come per altri, le accuse più grandi sono cadute, non è stato un giorno di vittoria perché sei persone sono morte e non sono più qui. “L’attività svolta in questi mesi – ha aggiunto Principi – è stata importante e conferma la verità di quanto avvenuto ed emerso in maniera precisa. Ma non ho voglia di festeggiare niente, non c’è niente da festeggiare, c’è solo dolore. Poi c’è ancora una condanna e la sentenza è negativa per la gravità di quanto accaduto. Deve essere così, nessuno di noi dimenticherà mai quello che accadde quella notte, rimase ferita un’intera comunità. Non potrò mai dimenticare quello che è successo e quello che ha segnato Corinaldo perché adesso non è conosciuta solo per la sua bellezza e i suoi aspetti belli ma anche per questa tragedia”.

Principio è venuto in tribunale ieri solo in mattinata, è stato presente finché il giudice Francesca Pizi non si è ritirato in camera di consiglio, dopo una breve udienza a cui era stata fissata la replica. “Non sono tornato per rispetto alle famiglie di chi non c’è più – ha aggiunto l’ex sindaco – ho preferito il silenzio alla mia presenza. Non c’era un buon clima, è comprensibile e lo rispetto”.

Ma. ver.

 
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