Arata «Orgoglio Fontanino» sull’altare della gloria dei campioni d’Italia – .

Arata «Orgoglio Fontanino» sull’altare della gloria dei campioni d’Italia – .
Arata «Orgoglio Fontanino» sull’altare della gloria dei campioni d’Italia – .
Arata segna, esulta l’Under 18 del Grifone (foto di figc.it)

C’è tanta Liguria nel settore giovanile del Genoa. L’impronta è abbastanza chiara: il mercato del chilometro zero vale, nonostante in passato si credesse il contrario a causa delle difficoltà territoriali. Dalla regione più stretta d’Italia, dove le montagne digradano fino alla riva, sono emersi diversi talenti, da El Shaarawy a Cambiaso, solo per citarne alcuni: è stato particolarmente emozionante vederli entrambi indossare la maglia della Nazionale agli Europei che si gioca in Germania. Tra i liguri del Genoa Under 18 campioni d’Italia c’è Stefano Arata, di Orero, Val Fontanabuona: di lì passa la Via del Sale, che collega Portofino a Varzi. Le persone in quelle zone sono abituate a camminare e andare in bicicletta su pendii ripidi. Anche quando la vita ti mette davanti agli occhi una salita improvvisa. Arata ha perso la madre Elisa una settimana prima della semifinale di scudetto. Un dolore senza precedenti che ti costringe a crescere più velocemente.

Il calcio è un argomento inspiegabile. Chi ci prova, fallisce. Infatti, l’imperscrutabile pallone ha regalato ad Arata un pallone caduto dal cielo: il mittente non firma se stesso, ma è certo chi sia. Obiettivo. E finale. «Non posso non menzionare colei che mi ha dedicato gran parte della sua vita, facendo enormi sacrifici per portarmi ad allenarmi anche solo per non perdere un’ora di religione. Mamma, non te l’ho mai detto ma sei stata, sei e sarai la persona da cui prenderò esempio in ogni passo della mia vita. Questa vittoria è dedicata soprattutto a te che grazie al tuo aiuto sono riuscito anche a segnare un gol al 120° minuto che ci è valso la vittoria in semifinale. Voglio renderti orgoglioso un giorno, non so esattamente come, ma combatterò con tutta me stessa per raggiungere i miei obiettivi, che ora sono diventati anche i tuoi. Grazie mamma, ti voglio bene” scrive sui social il capitano dell’Under 18 rossoblù.

Lo striscione del Genoa Club Fontanabuona Rossoblù

Il gol di Arata ha permesso di realizzare il sogno, di quel titolo “follia” uscito dallo spogliatoio rossoblù e che ha contraddistinto i festeggiamenti dei giocatori, che meritatamente sono ancora in corso. Questi ragazzi hanno scritto una pagina della storia del Genoa, non solo vincendo il terzo scudetto giovanile in quattordici anni. «Fin dal primo giorno ho trovato non solo compagni di squadra ma una vera famiglia, che riusciva sempre ad uscire dalle difficoltà con il sorriso. Vincere il titolo di Campioni d’Italia è una cosa che nemmeno noi potevamo immaginare, ma era il sogno di tutti e anche il mio. Poter alzare la coppa come capitano di questo fantastico club e di questo straordinario gruppo è un’emozione indescrivibile, perché conosco tutto il lavoro e i sacrifici che hanno portato a questo successo” conclude Arata.

 
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