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Stellantis sta già producendo auto Leapmotor in Polonia: l’ultimo bluff di Tavares. A maggio aveva assicurato “valutazioni” sull’Italia – .

Stellantis sta già producendo auto Leapmotor in Polonia: l’ultimo bluff di Tavares. A maggio aveva assicurato “valutazioni” sull’Italia – .
Stellantis sta già producendo auto Leapmotor in Polonia: l’ultimo bluff di Tavares. A maggio aveva assicurato “valutazioni” sull’Italia – .

UN mese. Questo è bastato per l’ultimo bluff Carlo Tavares è stato esposto. Mentre a Maggio ha assicurato il sindacati che non era ancora stato deciso dove sarebbero state assemblate le auto elettriche cinesi Saltomotore in Europa, semmai quel momento prima o poi sarebbe arrivato, in realtà era tutto scritto. Perché, lo ha rivelato la banca d’investimento Jeffries in un rapporto che cita il management della casa automobilistica cinese, le prime vetture della modello T03 erano già stati assemblati la settimana scorsa nello stabilimento a. del gruppo franco-italiano TychyIn Polonia e che, a partire da settembre, la produzione ripartirà a pieno ritmo. Del resto lo aveva già anticipato a marzo Reuters ma Stellantis ha rifiutato di commentare in quel momento.

Ma poi Tavares – che ha minacciato “decisioni impopolari” in caso di sbarco di una compagnia cinese in Italia – aveva sempre sostenuto che nulla fosse stato deciso in merito veicoli elettrici Leapmotor, di cui Stellantis è partner 51%. IL 14 maggio aveva affermato che stava “valutando” se produrre le auto in Cina o in Europa, annunciandone la commercializzazione esclusiva da parte di settembre in 9 paesi europei, tra cui l’Italia, attraverso 200 punti vendita e un “importante contributo” del network Stellantis&you. Concetti ribaditi anche di recente Giornata degli investitori e, come sottolinea il segretario della Fiom Samuele Loditutto era stato confermato “durante l’ultimo incontro di Torino” con Tavares: “Eravamo stati informati che si stavano facendo delle valutazioni e che comunque l’Italia sarebbe stata una possibilità da tenere in considerazione.”

Ciò che Jeffries ha rivelato, tuttavia, rende inevitabile una domanda: come ha fatto Stellantis a crearne uno linea di produzione in meno di un mese, e per di più un modello che finora non esisteva negli stabilimenti del gruppo? In altre parole: l’azienda aveva già preso una decisione e non l’ha nemmeno comunicata ai sindacati? Naturalmente, Tychy, dove la produzione del Pandaè una destinazione che – come ha sottolineato Finanza Milano – è conveniente: assemblare un’auto in Polonia costa circa 400-500 euromentre in uno stabilimento come quello di Mirafiori – che i metalmeccanici continuano a chiedere nuovi modelli – l’importo aumenterebbe di circa 1.000 euro.

“Se questa notizia fosse confermata la faccenda sarebbe molto seria – ha aggiunto Lodi, ribadendo la richiesta a Giorgia Meloni di convocare Tavares – È chiaro però che Stellantis sta procedendo con la sua percorso di disimpegno dal nostro Paese, di cui nemmeno l’annuncio 500 ibrido a Mirafiori da 2026, può contestare. Tutto questo a pochi giorni dall’annuncio del ACC bloccare (senza sapere per quanto tempo) lo sviluppo del progetto gigafactory A Termoli. Una decisione di cui Stellantis non può certamente non essere responsabile, avendo il 45% delle quote del consorzio”.

 
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