Neet, in Campania è record il numero di bambini che né studiano né lavorano – .

In occasione del ventennale dell’associazione, Amici di PeterPan-ets ha organizzato il seminario: «NEET – Sfide e opportunità per il futuro lavorativo dei giovani nell’era digitale», che si è tenuto presso lo Youth Hub – Casa della Musica di Forcella. Il Presidente Antonio Del Prete ha esordito sottolineando i dati elaborati da Openpolis – With Children, sulla base delle informazioni Eurostat, che indicano come quasi un giovane su cinque, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, è NEET (Not in Education, Employment or Training, ovvero giovani che non studiano, non lavorano né frequentano corsi di formazione). «È fondamentale agire sull’istruzione e sulla formazione, soprattutto adesso, anche digitale, di questi giovani per evitare che questa condizione si cronicizzi e per consentire un rapido inserimento lavorativo, con il recupero di risorse giovanili importanti per il nostro territorio che appare essere il più giovane d’Italia”.

“Oggi i residenti in Italia sotto i 18 anni sono oltre 9 milioni e rappresentano più del 15% dell’intera popolazione – dichiara il presidente di Con i Bambini Impresa Sociale, Marco Rossi-Doria -, una cifra destinata a diminuire. Per questo dobbiamo ridurre il numero dei NEET, che sprecano il potenziale dei giovani, creando opportunità che permettano loro di arricchire il nostro territorio, senza abbandonarlo”. L’Assessore della III Municipalità, Giuliana De Lorenzo, in rappresentanza dell’Assessore regionale alla Scuola e alle Politiche Sociali Fortini, ha evidenziato l’impegno della Regione Campania nel contrastare il fenomeno anche con forti interventi nelle scuole superiori con programmi e progetti che agevolino i giovani nel loro percorso inserimento professionale”.

Secondo le rilevazioni ISTAT degli ultimi anni la percentuale dei giovani NEET in Italia è molto più alta che nel resto d’Europa, 23,1% contro 10,8%. In particolare, i dati peggiori si registrano nelle regioni del Sud (Sicilia e Campania) dove la soglia dei NEET sfiora il 30%. Cristiano Faranna, Responsabile Comunicazione della Fondazione Polis, ha evidenziato il ruolo della fondazione nel supportare le associazioni nella gestione dei beni confiscati alle mafie, trasformandoli in presidi di bellezza e legalità, creando anche spunti di lettura. Per Salvatore Pirozzi, Responsabile dei Progetti Nazionali sulle Politiche NEET, è sbagliato etichettare i giovani in difficoltà perché porta a conseguenze negative e limita le opportunità di crescita, quindi anche i giovani definiti NEET devono staccarsi rapidamente da questa definizione per reintegrarsi la parte attiva e produttiva della società. Cristina Rodinò, Sviluppo Territoriale Sud Unicredit: «Selezioniamo i progetti che riteniamo meritevoli. Per questo, con i fondi raccolti dalla nostra Carta Etica abbiamo sostenuto il progetto Amici di PeterPan, incentivando l’acquisto di beni strumentali, in particolare tecnologici e digitali, per consentire ai giovani di sviluppare maggiori competenze, anche trasversali”. Infine, Armida Filippelli, assessore alla Formazione professionale della Regione Campania, ha concluso: «È fondamentale che le istituzioni siano vicine alle famiglie e ai giovani. Dobbiamo trasmettere valori positivi ai ragazzi e mantenere vivo il dibattito. Sono tante le iniziative regionali a sostegno dell’istruzione dei bambini, a tutti i livelli, per ridurre il gap che esiste con il resto del Paese”.

 
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