COMUNICATO STAMPA – SALERNO, OMOFOBIA A RUGGI. CARMINE ALFANO, RESPONSABILE DI CHIRURGIA, REGISTRATO DAGLI SPECIALISTI UTILIZZANDO FRASI OMOFOBICHE E VESATORIE

COMUNICATO STAMPA – SALERNO, OMOFOBIA A RUGGI. CARMINE ALFANO, RESPONSABILE DI CHIRURGIA, REGISTRATO DAGLI SPECIALISTI UTILIZZANDO FRASI OMOFOBICHE E VESATORIE
COMUNICATO STAMPA – SALERNO, OMOFOBIA A RUGGI. CARMINE ALFANO, RESPONSABILE DI CHIRURGIA, REGISTRATO DAGLI SPECIALISTI UTILIZZANDO FRASI OMOFOBICHE E VESATORIE

Apprendiamo dalle colonne del settimanale “L’Espresso” di episodi sconcertanti nei confronti dei medici ospiti dell’ospedale Ruggi di Salerno.

«In America vanno di moda i ricchi. Qui esistono uomini e donne, i binari non esistono”. E poco dopo aggiunge: «Tutti lì, nel crematorio di Cava di Tirreni e noi abbiamo risolto il problema». È una delle frasi riportate da l’Espresso dal direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università degli Studi di Salerno, che ha sede all’interno dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. A registrare questi discorsi sono i giovani stagisti: stanchi di continue angherie, minacce e di un clima tutt’altro che professionale.

Questa è solo una delle terribili sentenze che, come si apprende dal settimanale, registrano da mesi le frasi ingiuriose, offensive e vessatorie del docente, il cui nome è riportato dallo stesso settimanale nella persona di Carmine Alfano, Responsabile Operato all’ospedale salernitano e neo candidato con diritto alle amministrative di Torre Annunziata, arrivato al ballottaggio sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva.

A queste frasi si aggiungevano comportamenti vessatori denunciati nelle registrazioni e di cui si è fatta portavoce l’associazione dei residenti, che si è poi rivolta al quotidiano nazionale.

“Apprendiamo con sgomento che ci sono ancora persone che adottano atteggiamenti e comportamenti così nefasti – commenta Francesco Napoli, commissario Arcigay Salerno – soprattutto all’interno del Servizio sanitario nazionale e nei confronti delle persone in formazione. Frasi omofobe che delegittimano l’ospedale, dove abbiamo più volte denunciato casi di discriminazione senza ricevere alcun riscontro o intervento, e la stessa professione medica. Se i fatti che emergono dalle registrazioni riportate dal settimanale dovessero essere accertati – prosegue Napoli – immaginiamo che per la dignità l’Ospedale e l’Ordine dei medici debbano intervenire tempestivamente. Oltre alle frasi omofobe e violente, il comportamento del primario, come riportato, appare oppressivo e abusivo che porta ancora di più a pensare che debbano essere accertate le eventuali responsabilità e adottate misure a tutela del benessere psicologico dei specializzandi. Il dato amaro che emerge ancora una volta è la pervasività di una omofobia strisciante, che pervade ogni ambito delle relazioni e davanti alla quale il silenzio continua a essere un muro insormontabile – continua il Napoli. Abbiamo bisogno che le vittime inizino a denunciare, solo così – conclude il commissario Arcigay – le istituzioni potranno risvegliarsi dal loro torpore. Aspettiamo la direzione generale di Ruggi, aspettiamo il Sindaco e le istituzioni. Vediamo se qualcuno, almeno questa volta, sentirà il dovere di sferrare un colpo”.

ecco il link all’articolo completo pubblicato da L’Espresso
https://lespresso.it/c/attualita/2024/6/18/rinchon-nel-forno-crematorio-chi-comanda-sono-io-le-frasi-choc-del-primario-agli-specializzandi/51264

 
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