Gianni Rotice e il fratello Michele sono indagati per corruzione elettorale – .

Gianni Rotice e il fratello Michele sono indagati per corruzione elettorale – .
Gianni Rotice e il fratello Michele sono indagati per corruzione elettorale – .

Secondo l’accusa l’accordo è stato suggellato da una stretta di mano. Ed è quella stretta di mano tenuta dall’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, nell’inchiesta ‘Giù le mani’ della Procura di Foggia, che lo scorso 9 marzo aveva portato all’esecuzione, da parte dei finanzieri della Società di Manfredonia, di misure cautelari nei confronti di 7 indagati (ecco i nomi), tra cui imprenditori, professionisti e pubblici ufficiali in servizio, attualmente o in passato, nel comune di Siponto e una società controllata.

La Procura (i procuratori Roberto Galli e Alessio Marangelli) ha chiuso l’inchiesta, inserendo tra gli indagati anche l’ex sindaco Gianni Rotice e il fratello Michele, accusati di un presunto scambio di voti, legato alla vicenda ‘Guarda Che Luna’ di Michele Antonio Romito.

“Con molteplici atti esecutivi del medesimo disegno criminoso commessi in competizione morale e materiale tra loro”, può essere letto sul dispositivo, “Rotice Michele e Rotice Giovanni hanno offerto o comunque promesso a Romito Michele Antonio, il quale ha accettato l’offerta o comunque la promessa dei Rotice, che in cambio del voto elettorale di Romito, della sua famiglia, dei suoi conoscenti e dell’impegno preso da gli stessi per favorire e sostenere elettoralmente la vittoria di Rotice Giovanni al ballottaggio per le elezioni a sindaco del Comune di Manfredonia, Rotice stesso, se fosse diventato sindaco del Comune di Manfredonia, avrebbe consentito o comunque non avrebbe consentito hanno ostacolato la permanenza della struttura ‘Guarda Che Luna’ della Bar Centrale SaS, di cui Michele Antonio Romito era amministratore di fatto”.

“In particolare, Rotice Michele si è fatto promotore dell’illecito accordo elettorale tra il fratello Giovanni e Romito Michele Antonio, ha partecipato ad entrambi gli incontri tra i due, ha organizzato uno degli incontri tra loro presso la sede della sua società, nonché suggellato e garantito, attraverso la sua presenza, la stretta di mano che conferma l’accordo tra Rotice Giovanni e Romito Michele Antonio; quest’ultimo si è riunito in almeno due diverse circostanze per definire i termini dell’accordo – una nei sotterranei dello stadio Miramare di Manfredonia e l’altra presso la società di Rotice Michele – e ha sancito l’accordo definitivo con una stretta di mano”.

L’ex sindaco, dal canto suo, appena appresa la notizia, ha pubblicato una lunga nota in cui prendeva le distanze dall’accusa: “MSpero di poter essere ascoltato rapidamente dalla Magistratura – nel cui rispetto continuo a confidare nelle giuste azioni – per fare chiarezza definitiva e chiudere questa vicenda” (nota completa qui).

Gli indagati hanno il diritto, entro venti giorni dalla notifica dell’avviso, di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa alle indagini del difensore, chiedere al pubblico ministero lo svolgimento di atti investigativi, nonché presentarsi per rendere dichiarazioni o chiedere essere sottoposto ad interrogatorio.

 
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