«Orgoglioso di aver fatto mangiare i panzerotti alla capolista» – Il video – .

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«Orgoglioso di aver fatto mangiare i panzerotti alla capolista» – Il video – .

Il premier Giorgia Meloni non nasconde il suo disappunto riguardo alle trattative per le nomine dei vertici delle istituzioni Ue dopo il (fallito) Consiglio informale dei 27 di lunedì sera. “Si è cercato di affrettarsi perché i protagonisti si rendono conto che si tratta di un accordo fragile”, ha sferrato il colpo il primo ministro intervenendo alla festa per il 50esimo anniversario della Il giornale. «Ho trovato surreale che quando ci siamo riuniti nel primo Consiglio dopo le elezioni, alcuni siano venuti a fare i nomi senza nemmeno provare a riflettere su quale fosse l’indicazione dei cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità. Io non interpreto così la democrazia, questi sono atteggiamenti che alienano i cittadini”, ha proseguito. Già la sera del vertice Meloni non aveva fatto nulla per nascondere la sua amarezza per il tentato golpe dell’alleanza Ppe-S&D-Renew. Nessuno dei presenti era sfuggito al suo atteggiamento “freddo e silenzioso” nei confronti dei capi di Stato e di governo degli altri 27 Paesi dell’Ue.

La Meloni medita vendetta

Ora il primo ministro elabora pubblicamente questa delusione: «Attualmente esiste un tentativo di accordo tra socialisti, popolari e liberali per cercare di risolvere questi problemi. Il cambio di passo immaginato non si profila”, commenta, facendo eco alla dura posizione del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Riconosce però che quel tentativo di mosaico di leader – Ursula von der Leyen alla guida della Commissione, Antonio Costa alla presidenza del Consiglio europeo, Kaja Kallas come nuovo Alto rappresentante per la politica estera – è stato anche “il risultato delle elezioni in Europa, che hanno dato un segnale di diversificazione, non sufficiente a cambiare completamente il quadro, almeno per i due principali gruppi popolari e socialisti”. Ma le notizie di oggi potrebbero cambiare il quadro. Perché nelle ultime ore il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei ha ufficializzato l’ingresso di nuovi eurodeputati provenienti da Danimarca, Francia, Bulgaria, Lituania e Romania, ed è così salito a 83 deputati al Parlamento europeo, dove ha così superato i liberali di Rinnovare. «Il mio ruolo oggi è organizzare un fronte alternativo alla sinistra, dialogare con tutti. Mi sto occupando di questo, parlando con tutti e aggregando. Penso che nel futuro dell’Ue potrebbero arrivare delle sorprese sulle maggioranze che si costruiranno sui diversi dossier al Parlamento europeo”, ha commentato al riguardo il primo ministro.

G7, «Panzerotti per i leader? Lo rivendico”

A pochi giorni dalla chiusura del G7, la Meloni afferma di aver organizzato un vertice “all’altezza della reputazione italiana” e, soprattutto, di averlo fatto in una regione del Sud, la Puglia. «Così abbiamo smontato i pregiudizi che abbiamo letto su alcuni media internazionali, e io pretendo di aver fatto mangiare i panzerotti ai leader. Volevo un villaggio globale e sono felice che ci fossero le mozzarelle annodate a mano, le signore che facevano i braccialetti con i noccioli d’olivo”, ha concluso il presidente del Consiglio.

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