CGIL, brutalità senza precedenti, continueremo a lottare contro lo sfruttamento e il caporalato – .

Roma, 19 giu – «Purtroppo è arrivata la notizia che tanto speravamo non arrivasse: Satnam Singh, il giovane bracciante abbandonato in strada dopo un gravissimo infortunio mentre lavorava nei campi dell’Agro Pontino, non ce l’ha fatta. Esso.” Così il segretario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.

“Un fatto di brutalità senza precedenti – prosegue il leader sindacale – frutto del sistema caporalato e dell’irregolarità in cui releghiamo migliaia di migranti che arrivano nel nostro Paese in cerca di speranza. Schiavi della società contemporanea, irregolari, senza permesso di soggiorno, e quindi più ricattabili da parte di chi considera il lavoro solo un profitto e i diritti, come quello all’assistenza, solo ostacoli”. “Lo sfruttamento dei campi – aggiunge Gabrielli – si traduce molto spesso in salari da fame, ritmi e condizioni di lavoro non sicuri e disumani, violenze psicologiche e fisiche che purtroppo portano anche a fatti terribili come quello di Latina”.

Per il segretario confederale: “Chi cerca speranza, dignità e possibilità diverse per la propria vita non è un criminale, ma chi sfrutta, schiavizza e priva gli immigrati della loro dignità. Si faccia piena luce su quanto accaduto e si puniscano coloro che hanno potuto compiere un atto così disumano”. “La Cgil – conclude Gabrielli – continuerà a lottare contro il caporalato, a pretendere politiche e scelte migratorie diverse affinché gli immigrati non siano più invisibili o un problema di sicurezza, ma persone, lavoratori con diritti e tutele, lavoratori con dignità”.

 
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