Inclusione sociale e civica. Prefettura, Rotary e Migrantes in prima linea – .

Inclusione sociale e civica. Prefettura, Rotary e Migrantes in prima linea – .
Inclusione sociale e civica. Prefettura, Rotary e Migrantes in prima linea – .

Tempo di relazione per la prima fase di progetto di inclusione sociale e civica, avviato lo scorso dicembre e rivolto a un ristretto gruppo di migranti ospitati nei CAS della provincia. Un’iniziativa promosso dai Rotary club Ferrara e Ferrara Est, con il sostegno, oltre che della Prefettura, del Centro di formazione professionale “Città del Ragazzi-Opera Don Calabria”, di Confindustria Emilia Area Centro, Cattedra UNESCO “Educazione, Crescita e Uguaglianza ” e dell’Arcidiocesi di Ferrara si propone di favorire l’integrazione dei richiedenti asilo attraverso il lavoro. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il prefetto Massimo Marchesiello, il vescovo di Ferrara e Comacchio Gian Carlo Perego e l’ex ministro e rettore Patrizio Bianchi.

Il progetto, portato a termine da un gruppo di 24 persone ospitate nei centri di accoglienza, aveva due obiettivi principali: alfabetizzazione e istruzione di base da un lato, e sviluppo economico e comunitario dall’altro. Si rivolge a soggetti che, per storia personale e condizioni individuali, saranno beneficiari di una forma di protezione internazionale e quindi, in prospettiva, candidati a restare nel territorio della provincia nel medio-lungo periodo.

Il percorso progettuale si è sviluppato in tre fasi: profilazione, orientamento e formazione civica e professionale, ed infine inserimento lavorativo. Per l’individuazione dei beneficiari, attività alla quale ha partecipato anche la Prefettura in collaborazione con le strutture di accoglienza, sono stati coinvolti attraverso la piattaforma Unlavoro anche l’Arcidiocesi e l’associazione Migrantes, la Città del Ragazzo, il Centro per l’Impiego e Confindustria.

Il percorso formativo prevedeva numerose ore dedicate alla lingua italiana e all’educazione civica, precedute da un corso di orientamento. Sono poi seguite ore di professionalizzazione in corsi come vendita e ristorazione, logistica e amministrazione di segreteria, pulizia e meccanica, ma anche paesaggistica.

Si è trattato di un progetto “a costo zero”, grazie ai finanziamenti pubblici esistenti, al contributo di diversi partner e alla donazione di tempo e competenze da parte dei soci del Rotary. Il rappresentante di Confindustria ha inoltre sottolineato quanto sia importante la valorizzazione delle eventuali competenze pregresse dei soggetti. Su questo aspetto c’è stata una convergenza unanime e la massima disponibilità da parte di tutti i rappresentanti delle associazioni datoriali presenti.

I risultati positivi di questa prima fase del progetto costituiscono la base per la possibile realizzazione di una seconda edizione con un ampliamento della platea dei soggetti coinvolti.

 
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