Il sistema idrico molisano è vicino al collasso. È questa la denuncia, di metà maggio, dei vertici di Molise Acque. Dopo aver ridotto il flusso d’acqua a causa di difficoltà finanziarie e in particolare a causa del debito maturato con il fornitore di energia elettrica, il presidente, il consiglio di amministrazione e l’organo di controllo dell’ex Erim hanno annunciato che la situazione è a livello critico.
In particolare, Molise Acque vanta un credito significativo nei confronti di Grim, la società in house dei Comuni che gestisce il servizio idrico integrato.
La dilapidazione della rete, vero e proprio colabrodo, non è estranea al cortocircuito tra gli enti coinvolti nella gestione dell’oro blu molisano.
Di tutto questo si parlerà nella Terza Commissione Consiliare di Palazzo D’Aimmo. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di via IV Novembre che nella seduta di ieri ha fatto il punto sulle misure più importanti e urgenti da inserire all’ordine del giorno del Consiglio regionale, che si riunirà il 3 luglio.
A seguito dell’audizione effettuata dagli stessi capigruppo nelle sedute del lunedì sui problemi del sistema idrico integrato, il presidente dell’Assemblea legislativa Quintino Pallante, raccogliendo anche i pareri e le proposte dei vari componenti della conferenza, ha ritenuto di invitare il presidente della Terza Commissione permanente, competente per materia, a convocare in audizione tutti i soggetti istituzionali interessati alla materia, Egam, Grim e Molise Acque, per raccogliere direttamente da loro le singole motivazioni e posizioni sottese ai comportamenti adottati in merito alle tematiche sottoposte all’attenzione dell’Assemblea da alcuni Comuni e dalla stessa Molise Acque.
A seguito di questa audizione, come richiesto anche dai vari capigruppo, Pallante ha dichiarato di voler convocare una sessione monotematica dell’Assemblea per affrontare nel loro complesso i vari temi e, se necessario, prendere decisioni di conseguenza.
