Radio Italia Live a Napoli, la lunga notte della «musica italiana» – .

Radio Italia Live a Napoli, la lunga notte della «musica italiana» – .
Radio Italia Live a Napoli, la lunga notte della «musica italiana» – .

Dopo Biagio Antonacci (dopo l’omaggio a sorpresa al pianoforte di Gigi D’Alessio UN Pino Daniele), chiude la regina sexy Elodie. Al centro la passerella canora di «Radio Italia live» che sembra un Bar del Festival senza concorso e con la band diretta da Bruno Santori.

Dopo Rose Villain, molto scollato, il terzo a salire sul palco di Piazza del Plebiscito è Caccia Rocco e il suo ultimo singolo, “Musica italiana”diventa il simbolo di questo strano inizio d’estate, tra caldo afoso e maltempo, aspiranti hit e ricerca di qualcosa di diverso. Il rapper salernitano chiude il suo set (tre brani) con “Una buona giornata”cantata in coro da tutti i ventimila radunati sotto il palco, chissà quanti la seguiranno in diretta alla radio o su Cielo Uno e simili.

“È un cerchio che si chiude”, dice signore Pagliarulo«dieci anni fa, a Sanremo, prima di iniziare a cantare quel pezzo c’era la chitarra di Luca Colombo. E c’è anche stasera, con il riff originale.»

Anche sul fronte pop è un’estate strana. Alessandra Amoroso e l’articolo 31 alternano materiali stagionali a quelli storici (e un blitz di Rocco Hunt), Angelina Mango (“Melodramma”, “Che t’o dico a fa”, “La noia”) viene accolto dal pubblico con l’affetto – o meglio: l’amore – riservato agli artisti nostrani, è una delle vere novità dell’anno, la sua voce ma anche i suoi movimenti e la sua età la aiutano a mettere in scena un pop contemporaneo, ma non vuoto.

Alessandra Amoroso, Francesco Gabbaniquelli molto teneri Ricchi e poveri e Irama sono protagonisti più che showman, per questo aspettiamo la conclusione: che colloca Tananai tra le primedonne sexy Annalisa (da “Bellissima” a “Sinceramente”, più “Pezzi affresco” con lo stesso Tananai) ed Elodie (da “Black Nirvana” a “Tribale”). Proprio come in una finale di Festivalbar, che è passato anche lui da questa piazza. Ma senza la competizione è più facile, con l’orchestra è sicuramente più bello.

Chissà se patron Mario Volantifondatore e presidente di RadioItaliaha già prenotato la piazza Plebiscito per il prossimo anno, se lo farà nei prossimi giorni. Il salotto di Napoli è anche in tv, come sappiamo: dopo lo spettacolo D’Alessio & amici, dopo il carosello mainstream di ieri sera, la finale di “X Factor” per il 5 dicembre. Il Maggiore Manfredi grazie, aver puntato sul progetto “Napoli città della musica” ha funzionato, ora bisogna accelerare la costruzione del palazzetto dello sport nel centro direzionale, la città della musica non si può spegnere quando finisce l’estate.

«Questa è un’estate strana», ripete nel dietro le quinte Rocco Hunt«forse per il clima, forse perché c’è bisogno di cambiare sound. Invece dell’ennesima hit a tema reggaeton, mi sono concentrato su un pezzo diverso, per annunciare il prossimo album: ritorno al poeta urbano, ai testi sociali, all’hip hop. Forse proprio ai miei inizi: Più oleoso – che tutti Maradona ha compiuto un’impresa eccezionale e si è anche ricordato che sono stato tra i primi a credere in lui e a duettare con lui – mi ha fatto venire voglia di rivisitare in qualche modo il mio primo mixtape, “Barlume di periferia”o almeno a quel suono più crudo”, conclude.

Anzi no, perché prima di partire si lascia sfuggire qualche notizia: «Carlo Conti mi ha chiamato, ha detto: “Dobbiamo vederci”. Ci vedremo”. Ci rivedremo. Rocco Caccia a Sanremo? Anche se il regolamento – sempre modificabile – vieta l’uso del napoletano? Sorride e scappa: in piazza del Plebiscito, con «Radio Italia in diretta», è una bella serata. Anche se la musica italiana non è tutta qui, non è solo pop. E un po’ più di potere newpolitano sarebbe stato positivo.

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La mattina

 
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