Il capolavoro di Klimt a Perugia “Le Tre Età” alla Galleria Nazionale – .

Il capolavoro di Klimt a Perugia “Le Tre Età” alla Galleria Nazionale – .
Il capolavoro di Klimt a Perugia “Le Tre Età” alla Galleria Nazionale – .

Si varca un portale con decori e colori d’epoca e ci si ritrova immersi in un luogo fuori dal tempo: su sfondo nero “Le tre età”, capolavoro di Gustav Klimt del 1905, si staglia in tutta la sua meraviglia. per tutta l’estate, fino al 15 settembre, potrà essere ammirato alla Galleria Nazionale dell’Umbria, grazie ad un prestito straordinario concesso dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Così si presenta la mostra inaugurata ieri, con un allestimento ricco di suggestioni e atmosfere, dando vita al nuovo progetto della Galleria, “Un capolavoro a Perugia”. “Con questo ciclo – ha spiegato il direttore Costantino D’Orazio – offriremo a perugini e turisti un approfondimento estivo su un capolavoro di grandi artisti, intesi come popolari e molto conosciuti, di tutte le epoche”. Si comincia con Klimt, con un’opera cruciale nella sua carriera e che più di ogni altra ha avuto un rapporto straordinario con l’Italia, a partire dalla Biennale di Venezia del 1910. “Ci siamo rivolti a un grande museo italiano – dice D’Orazio – che ci ha concesso un’opera che è l’icona della galleria”. L’ambientazione si sviluppa in tre momenti, nelle sale sopra la Sala Podiani. Si comincia con una stanza virtuale dove, nell’arco di sette minuti, vengono rievocati i principali dipinti dell’artista e descritto nel dettaglio il capolavoro. Si passa poi a una sala con i manifesti delle Biennali, bozzetti di Klimt e opere di Galileo Chini, disegni, dipinti e ceramiche, ispirati allo stile del maestro viennese.

Infine, la terza sala è interamente dedicata a “Le tre età”. Tre corpi femminili (una donna anziana, una giovane mamma, una bambina) stretti tra due ali di pioggia cristallina, che cade da una compatta superficie nera. L’allestimento rimanda al gusto della Secessione viennese di cui Klimt fu uno dei fondatori e privilegia un rapporto intimo, quasi sacro, con l’opera, sullo sfondo della musica di Schoenberg. “Il tema delle tre età – afferma D’Orazio – ricorre spesso nella storia dell’arte, ma si concentra soprattutto sull’uomo. Klimt parla invece delle donne, ma da un punto di vista laico, con un omaggio alla complessità e al cambiamento del corpo femminile”. Presenti all’inaugurazione Giovanna Coltelli della Galleria romana e Franco Moriconi, vicepresidente della Fondazione di Perugia. La mostra fa parte di “La linea sottile dell’Umbria” ed è visitabile con il biglietto unico dei musei umbri.

 
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