uno spazio rifugio nell’ex centrale elettrica – .

uno spazio rifugio nell’ex centrale elettrica – .
uno spazio rifugio nell’ex centrale elettrica – .

Oltre ai bar, quale alternativa possiamo offrire ai giovani che decidono di restare e vivere in una città del Sud Italia? Officina San Domenico è strettamente legata a questa domanda e a un gruppo di trentenni uniti dalla voglia di impegnarsi per il riscatto del Sud, per la valorizzazione dei suoi talenti e per la creazione di una rete di attori e progetti che ne consentano il pieno sviluppo.

Siamo nel maggio 2018, nella cittadina pugliese di Andria. Così è natoAssociazione di promozione sociale CapitalSud, che da tre anni dirige l’Officina San Domenicoun centro di incontro e laboratorio di idee per i giovani che, nel tempo, ha assunto il valore di uno “spazio rifugio” dove i giovani tra i 15 e i 25 anni si incontrano per allontanarsi da altri luoghi della città che non conoscono. appartengono a loro e che li escludono socialmente ed economicamente.

Dove nel 1896 sorgeva la centrale elettrica del paese, oggi c’è l’Officina San Domenico con il suo atelier artisticodove i bambini possono dipingere e sperimentare tecniche artigianali artistiche e sala di registrazioneaffidata alla gestione di un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 21 anni, che ogni giorno ospitano nuovi aspiranti musicisti.

Officina San Domenico, Andria (photo CapitalSud Aps Facebook page)

Un posto autogestito e generativoo idee

“Un giorno”, dice Saverio Colasuonno, vicepresidente di CapitalSud, «un gruppo di ragazzi ci ha proposto di allestire – in uno spazio che adibivamo a magazzino – una sala di registrazione per poter registrare le loro canzoni. Da quel momento quell’ambiente è diventato uno spazio dove gli appassionati di musica vengono in Officina per provare, registrare e produrre la propria musica. I nostri spazi sono luoghi generativi autogestiti dove crescere come individui ma soprattutto come comunità. Qualche giorno fa un ragazzo di 13 anni, che vorrebbe fare il dj, mi ha fermato e mi ha detto che gli avevano parlato del nostro studio di registrazione, ma volevo sapere il costo del suo utilizzo. Gli ho spiegato che può essere utilizzato in cambio di un contributo libero e volontario. Ci ha pensato e mi ha detto che poteva darci 3 euro. Da quel giorno questo ragazzo potrà finalmente credere in un sogno, impegnarsi, provare a trovare la sua strada nel mondo della musica”.

Qualche giorno fa un ragazzo di 13 anni, che vorrebbe diventare DJ, mi ha fermato per dirmi che gli avevano parlato della nostra sala di registrazione. Voleva sapere il costo. Gli ho spiegato che noi chiediamo solo un contributo libero. Mi ha detto che poteva dare 3 euro. Oggi questo ragazzo può finalmente credere in un sogno

Saverio Colasuonno, vice president of CapitalSud

La struttura è rimasta per anni in stato di abbandono, finché nel 2013 è stata ristrutturata grazie al finanziamento regionale “Bollenti Spiriti”. Nel luglio 2021 CapitalSud ha avviato internamente il progetto gestionale a seguito della candidatura a “Luoghi Comuni. Diamo spazio ai giovani” è l’iniziativa della Regione Puglia che, attraverso la mappatura del patrimonio pubblico sottoutilizzato, mette in contatto giovani ed enti pubblici finanziando progetti rivolti al territorio e alle comunità.

Palcoscenico apertola rassegna musicale ideata dai ragazzi che gestiscono la sala di registrazione Officina San Domenico (foto pagina Facebook CapitalSud aps)

«Il nostro spazio si anima ogni giorno con attività rivolte a tutte le età perché crediamo nell’importanza dell’incontro tra generazioni diverse. Passiamo da concierge sociale per l’educazione tecnologica degli anziani, al Progetto di affidamento culturale Passpartùuna rete di famiglie “adottive”, da noi intercettate, che ha reso possibile la partecipazione di alcuni minori in condizioni di povertà educativa ad attività culturali e non, organizzate dall’Officina San Domenico ma anche da altre realtà locali”, racconta Vincenzo Simeone, presidente di CapitalSud. «Il progetto ha sviluppato la sensibilità verso il valore della condivisione di esperienze, mettendo in contatto le “famiglie adottive” con una porzione di cittadini che altrimenti non avrebbero conosciuto».

Il programma doposcuola è stato il primo progetto avviato da CapitalSud e ha permesso di coinvolgere da subito la fascia di età che va dai 4 ai 12 anni lanciare nuovi progetti come il festival teatrale “La città bambina”un percorso teatrale permanente realizzato in collaborazione con la compagnia Kuziba Teatro che mira a sviluppare la percezione di sé, l’emotività e le capacità motorie dei più piccoli.

Coinvolgere persone di tutte le età

«Officina San Domenico è uno spazio che cerca di ascoltare e rispondere a tutte le esigenze della popolazione giovane e non solo», continua Simeone. «Siamo riusciti a coinvolgere persone di tutte le età, generando interessanti scambi di competenze utili alla crescita soprattutto dei più giovani.. Penso, ad esempio, al nostro orto. È uno spazio dove, grazie all’esperienza delle persone anziane, che liberamente lo coltivano, i bambini potranno riscoprire le tradizioni agricole e culinarie della nostra terra. È molto bello vedere come, attraverso il semplice gesto del coltivare, nascano legami tra i bambini e gli anziani che si prendono cura della terra.”

L’orto dell’Officina San Domenico (foto Capital Sud)

Molte le attività svolte in questi anni dall’associazione all’interno dell’ex centrale elettrica. Da Domenico ComicoUN (in)Stabile Theatreallo Sportello d’ascolto collettivo Sac! per fornire un luogo in cui parlare di benessere mentale, un Palcoscenico apertola rassegna musicale con esecuzioni interamente realizzate dai ragazzi che gestiscono la sala di registrazione, fino all’ultima rassegna documentaristica Visioni scomodesui temi degli allevamenti intensivi, del caporalato e dell’inquinamento ambientale.

Siamo riusciti a coinvolgere persone di tutte le età, generando interessanti scambi di competenze utili alla crescita soprattutto dei più giovani. Penso, ad esempio, al nostro orto: grazie all’esperienza dei più anziani che lo coltivano, i ragazzi possono riscoprire le tradizioni della nostra terra

Vincenzo Simeone, Presidente di CapitalSud

«L’aspetto interessante è che le idee sono come i cerchi concentrici che si formano nell’acqua quando si lancia un sasso», conclude Vincenzo Simeone: «Quando, ad esempio, abbiamo iniziato a parlare di questioni di genere in una prospettiva transfemminista, non avremmo mai pensato che da pochi incontri avremmo costruito il formato Svergognat*, una serie di eventi per “degenerarsi”, cioè immergersi nelle questioni di genere e ribaltarle, toccando le diverse dimensioni che vincolano la crescita umana e relazionale. Il progetto nasce in un contesto cittadino in cui si sono verificati molteplici atti di discriminazione e violenza contro giovani omosessuali, atti di bullismo contro soggetti vulnerabili, nonché un recente femminicidio.”

LIFE Investigazioni, Il tempo libero dei ragazzi, puntata 4 – continua

La foto di apertura è uno scorcio dello spazio Officine San Domenico ad Andria con i ragazzi di CapitalSud Aps

 
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