dov’è il (nuovo) museo su un simbolo della Sicilia – .

dov’è il (nuovo) museo su un simbolo della Sicilia – .
dov’è il (nuovo) museo su un simbolo della Sicilia – .

La procedura di gara sarà annunciata a breve e i lavori potrebbero iniziare già a settembre di quest’anno. Al centro c’è la gioia che tutti concordino

Forse è per la sua crosta croccante e profumata o per la crema di ricotta dolcereso irresistibile dalle gocce di cioccolato. Quel che è certo è che il cannolo siciliano accontenta tutti. Che lo si decori con arancia o ciliegie candite, poco importa: l’importante è che lo si mangi.

E ora, sua maestà il re dei dolci siciliani avrà un posto esclusivo in una delle sue terre d’origine: a Piana degli Albanesi nascerà infatti il ​​“Museo del cannolo e dei prodotti tipici”.

La località prescelta è quella di Palazzo Manzone, proprio nel centro storico del Comune di Arbëreshë. Si tratta di un edificio del XVII secolo che, per l’occasione, verrà riqualificato e reso pericolante sia al primo piano che in alcuni ambienti del piano terra. Il finanziamento è di 1.135.712,27 euro.

La gara pubblica sarà indetta tra pochi giorni e i lavori (salvo imprevisti) potrebbero iniziare già a settembre 2024, come riferisce l’amministrazione di Piana degli Albanesi.

avv.

Come sarà dunque la nuova attrazione per i turisti, i locali e, soprattutto, gli amanti dei cannoli della Piana? Il progetto prevede la realizzazione di un auditorium con schermi, videoproiettori e un impianto audio per l’organizzazione di eventi legati alla promozione dei prodotti tipici locali, e di un’area ristoro e caffetteria per le degustazioni.

Saranno inoltre allestite sale per esposizioni permanenti e temporanee, oltre a percorsi ludici e interattivi per coinvolgere e sensibilizzare i giovani visitatori e le famiglie sulle tematiche agroalimentari.

«L’intervento, realizzato in collaborazione con il Gal Terre Normanne, sarà possibile grazie ad un progetto finanziato nell’ambito degli interventi di sostegno all’attuazione delle misure del PSR Sicilia 2014/2020 e in coerenza con le finalità del PAL Vivere Mediterraneo del Gal Terre Normanne – spiega Rosario Petta, sindaco del Comune di Piana degli Albanesi.

Si svilupperà attraverso un percorso espositivo multimediale per valorizzare i prodotti tipici dei territori delle Terre Normanne a partire dal dolce simbolo della pasticceria siciliana, il cannolo di Piana degli Albanesi”.

È una ricetta antichissima quella che caratterizza la preparazione dei cannoli di Piana degli Albanesi, diversi perché più grandi rispetto a quelli preparati nel resto dell’isola, anche se la vera particolarità sta nella ricotta utilizzata, che deve essere rigorosamente di latte di pecora e ha funzionato poco.

Inoltre, i tipici canditi, come le scorze d’arancia e le ciliegie, o le deliziose gocce di cioccolato, non vengono inseriti nel composto di crema di ricotta, ma solo all’esterno per renderlo più bello e “chic”.

E, ora, quello che da molti è considerato il re della pasticceria siciliana avrà il suo trono a Palazzo Manzone. Piana degli Albanesi, però, non è estranea a restyling e innovazioni.

Il mese scorso, infatti, il Comune di Palermo aveva annunciato di essere in gara per ottenere un finanziamento di oltre 5 milioni di euro per il recupero del lago e la ricostruzione del centro storico della città.

Ci sono due progetti in cantiere da realizzare con i fondi del Pnrr, che riguardano Borgo Sheshi e la zona del lago.

Nel primo caso parliamo di una zona che presenta molte case abbandonate. Un borgo storico, quasi magico e suggestivo, che esiste fin dalla nascita del Comune di Piana degli Albanesi e dove, da anni, si svolgeva la rappresentazione del presepe vivente.

Ma quale sarà il nuovo look?

Intanto fuori il vecchio e dentro il nuovo con la sistemazione delle case e la nascita di un albergo diffuso. Il tutto condito da tante attività di socializzazione, così da rendere il luogo ancora più attraente e vivibile.

Il secondo progetto, invece, prevede il recupero dell’area attorno al Lago Piana degli Albanesi con la realizzazione di strutture e infrastrutture appositamente a servizio di questa importante risorsa.

Un recupero pensato in modo futuristico rispetto a quanto vediamo in altri luoghi con attività commerciali ed economiche. Il tutto a soli 20 km da Palermo.

È prevista anche l’installazione di piattaforme, sempre attorno al lago, sul modello di Garda e Como.

Nuova vita, dunque, per l’antico e mozzafiato lago, un bacino artificiale creato dallo sbarramento del fiume Belice e utilizzato, negli anni, per la produzione di energia elettrica.

 
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