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Viterbo, il sindaco Chiara Frontini risponde alle critiche delle minoranze – .

Viterbo, il sindaco Chiara Frontini risponde alle critiche delle minoranze – .
Viterbo, il sindaco Chiara Frontini risponde alle critiche delle minoranze – .

VITERBO – “Con l’aumento del costo della benzina, della luce e praticamente di ogni bene di prima necessità, grazie alle scelte scellerate di chi ci governa, l’inflazione galoppa e avremmo dovuto aumentare la TARI di oltre il 15% perché la legge prevede che tutte le spese vadano in bolletta. Invece, dopo gli aumenti zero dell’anno scorso, anche quest’anno siamo riusciti a limitare l’aumento medio al 6% anziché al 15%”. Lo dice la sindaca Chiara Frontini rispondendo alle critiche delle minoranze. “Ma noi non ci siamo, perché siamo al servizio dei cittadini di Viterbo, non degli esattori. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora il governo faccia la sua, rivedendo il meccanismo di calcolo del Piano economico e finanziario alla base della TARI come chiede da anni l’Anci” aggiunge Frontini. L’assessore al Bilancio Elena Angiani spiega: “Il sistema tariffario non ci consente ancora di avere una cifra certa, tuttavia l’aumento del costo del servizio rispetto al 2023 è del 6%”. Ma in cosa è consistita questa manovra contabile? L’assessore spiega che: “Il sistema operativo dei rifiuti è gestito attraverso un autonomo piano economico finanziario (Pef). La legge prevede che all’interno del PEF possa essere prevista una prudenziale ripartizione dei fondi che abbia come obiettivo quello di garantire il mantenimento dell’equilibrio del piano economico. Nel bilancio comunale è presente anche un fondo di riserva per coprire eventuali mancati incassi. L’operazione che abbiamo fatto per tenere sotto controllo l’aumento della TARI è stata quella di mantenere l’accantonamento in bilancio e ridurre il più possibile il fondo di riserva del PEF che avrebbe costituito un costo aggiuntivo da coprire con l’imposta mantenendo intatta l’accantonamento in bilancio. È chiaro che “congelare” prudentemente i fondi di bilancio significa ridurre la capacità di spesa dell’ente ma l’alternativa sarebbe stata quella di gravare cittadini e imprese di ulteriori 2 milioni e in questo momento di estrema difficoltà non abbiamo ritenuto opportuno farlo. la scelta, auspicata da alcuni esponenti dell’opposizione in consiglio comunale, di proporre un aumento della tariffa molto più consistente”.

 
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