1600 posti di lavoro previsti – .

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La cerimonia della firma dell’accordo per la creazione di a nuova fabbrica di microchip a Novara. Alla presenza del ministro Adolfo Urso, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco di Novara Alessandro Canelli e dei rappresentanti della società Singapore Silicon Box, un funzionario investimento di 3,2 miliardi di euroQuesto progetto comporta la creazione di 1.600 posti di lavoro diretti, nonché numerose opportunità correlate.

Cosa succederà a Torino

La fabbrica sarà dedicata alla produzione di patatine frittecomponenti minuscoli, grandi quanto un granello di sabbia, essenziali per l’assemblaggio dei processori. Silicon Box ha annunciato che l’obiettivo è di iniziare i lavori entro la fine dell’anno. Il CEO Byung Joon Han ha espresso grande soddisfazione per il progetto, definendolo un momento storico per l’azienda e confermando l’impegno dell’azienda nei confronti dell’Italia e della regione.

Prospettive di produzione e impatto economico

Il nuovo stabilimento rientra nella strategia promossa dall’Unione Europea attraverso il Chips Act, volta a garantire l’approvvigionamento di semiconduttori nel continente in concorrenza con la Cina. Il distretto di Novara, che già ospita Memc GlobalWafers, è il luogo ideale per questo tipo di produzione, grazie alla presenza di infrastrutture all’avanguardia.

Secondo i dirigenti della Silicon Box, la produzione dovrebbe iniziare nel 2028. Questo stabilimento rappresenta il primo impianto di produzione di chip in Europa e segue importanti investimenti nel settore in Italia, tra cui 5 miliardi di euro di St Microelectronics a Catania e altri progetti in Piemonte, Emilia e Lombardia. Il Ministro Urso ha sottolineato che dal 2024 l’Italia ha superato la media nazionale per gli investimenti nella microelettronica, arrivando a superare i 9 miliardi di euro, più di ogni altro Paese europeo.

Creare nuovi posti di lavoro

L’accordo per costruire la fabbrica di microchip a Novara rappresenta un’enorme opportunità per il mercato del lavoro locale. Con una previsione di creazione di 1.600 posti di lavoro diretti, l’impianto non solo offrirà nuove opportunità di carriera per i residenti, ma stimolerà anche la crescita economica della regione. Questi posti di lavoro copriranno una varietà di settori, dalla produzione alla ricerca e sviluppo, alla logistica e alla gestione aziendale. Inoltre, gli effetti indotti delle operazioni della fabbrica contribuiranno ulteriormente all’aumento dell’occupazione, coinvolgendo fornitori, servizi di supporto e altre attività correlate.

La scelta di Novara e il ruolo del Piemonte

Silicon Box ha considerato diverse località italiane prima di scegliere Novara come sede per il nuovo stabilimento. Il Piemonte, già attivo nel settore dei semiconduttori, ha dimostrato di possedere le infrastrutture necessarie e una forte capacità di innovazione. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha affermato che questo progetto è un passo fondamentale verso la creazione di una sorta di La “Silicon Valley” italiana e che l’investimento in Piemonte rappresenta una scelta strategica per attrarre ulteriori investimenti in futuro.

Il nuovo stabilimento Silicon Box sorge nel territorio che ospita la Fondazione per l’Intelligenza Artificiale, con sede a Torino, rafforzando così il ruolo del Piemonte come polo di innovazione tecnologica.

Cirio ha inoltre affermato che l’economia regionale, in precedenza rallentata dalle difficoltà del settore automobilistico, ha registrato nel 2023 una crescita significativa, pari a quella nazionale, e si prevede che supererà la media italiana a partire dal 2024.

 
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