Abruzzo, 900 assunzioni entro fine anno – Pescara – .

Abruzzo, 900 assunzioni entro fine anno – Pescara – .
Abruzzo, 900 assunzioni entro fine anno – Pescara – .

PESCARA. Entro la fine dell’anno saranno circa 900 le assunzioni che le imprese prevedono di effettuare in Abruzzo, con un rimbalzo del 3,95% rispetto agli indici attuali. E la maggior parte della domanda arriva dalle piccole imprese (max 50 dipendenti) che compongono il multiforme e frammentato tessuto industriale regionale. Al secondo posto ci sono le medie imprese e solo dopo le grandi industrie (oltre 200 dipendenti), che possono essere identificate come multinazionali, e che detengono anche le quote maggiori della produzione e delle esportazioni.





La tavola rotonda con sindacati e Confindustria

I dati emergono da una ricerca promossa da Piccola Confindustria Abruzzo e realizzata dal Gruppo Adecco (agenzia per il lavoro) su 251 insediamenti di ciascun settore. I risultati sono stati illustrati nel corso del tavolo “Futuro&Lavoro” organizzato da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e che ha visto la partecipazione delle organizzazioni datoriali (rappresentate da Umberto Sgambativicepresidente di Confindustria, Giuseppe Ranallipresident of Piccola Industria Confindustria Abruzzo), trade unions (Michele Lombardosegretario generale della Uil Abruzzo, Carmine Ranierisecretary of CGIL Abruzzo-Molise, Fabio Ben Intenzionatorappresentante della Cisl Abruzzo-Molise), Regione (con l’assessore al Lavoro Tiziana Magnacca e il direttore del Dipartimento, Renata Durante) e il direttore Adecco (Luca DiGiamatteo – Direttore della filiale, Dario BelloDirettore dello sviluppo, Angelina ColettaResponsabile operativo Abruzzo-Molise).
Una ricerca che diventa una sorta di guida utile non solo per chi si occupa di formazione, ma anche per tutti coloro che hanno necessità di specializzarsi, abbracciare una professione, scegliere una facoltà nella prospettiva di soddisfare le esigenze del mercato e quindi trovare più facilmente impiego in Abruzzo.

Ad esempio, sapete qual è il profilo più richiesto al momento dalle 251 aziende intervistate? Se volete trovare lavoro a breve termine, la ricerca mostra che il settore su cui puntare è quello delle vendite e del commercio, seguito da logistica, trasporti e magazzinaggio; richiesti anche personale specializzato nei settori metalmeccanico, elettrico ed elettronico, oltre agli ingegneri “evergreen”. Se invece siete all’inizio del vostro percorso formativo, la guida Adecco suggerisce di guardare avanti anche a software e web, impiantistica in genere e, al nono posto, profili legati all’alimentare, al legno, alla pelle e alla lavorazione tessile. In calo, sempre rivolte al futuro, le richieste di call center, help desk, Human Resources, ma con una nota che ne spiega il motivo: sono profili di cui le aziende avranno sì bisogno, ma servizi che potranno sempre esternalizzare con contratti di collaborazione e non di assunzione. Scendendo in particolare nei diversi rami produttivi, le aziende che intendono assumere di più (+7,76%) appartengono al settore dei Servizi (Informatica e altri servizi dell’informazione), seguite dalla Metalmeccanica (+3,21%) e dall’Alimentare (+3,03%), con all’ultimo posto la Manifattura (+2,02%).

Qualche curiosità: l’agricoltura continua ad avere un ruolo marginale che tende a rimanere più o meno in equilibrio in termini di assunzioni e licenziamenti; così così anche l’edilizia (dopo il boom) e il settore alimentare e abitativo. E quali sono le competenze più ricercate? “Le più complesse da trovare nei profili da assumere sono state determinazione, impegno e problem solving”, risponde Angelina Coletta di Adecco, sottolineando come le aziende abruzzesi abbiano bisogno di “profili per competere in termini di orientamento al risultato piuttosto che di competenze tecniche”.
«Qualcosa si muove positivamente in Abruzzo», conclude Giammaria De Paolisvicepresidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo, «in linea con i tempi e le caratteristiche di un mercato del lavoro ormai globale; infatti, il primo profilo che emerge come il più ricercato, quello degli addetti alle vendite e al commercio, è lo stesso indicato dal social network mondiale LinkedIn come quello in ascesa nel 2025».
Dal confronto con istituzioni, imprese e sindacati vanno individuati percorsi condivisi su cui investire per formare e sostenere professioni e competenze mirate. Assessore e Responsabile regionale hanno preso appunti in vista dei programmi formativi. Una strada è stata nel frattempo tracciata: comporre un Osservatorio del mondo del lavoro, “a patto che sia rapido ed efficiente”, hanno chiesto Cgil, Cisl e Uil. Perché la chiave di lettura non è il cambiamento del mondo del lavoro, ma la velocità con cui questo avviene.

 
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