Assegnati i Premi di Co-Innovazione “Basilicata Open LAB” – .

Assegnati i Premi di Co-Innovazione “Basilicata Open LAB” – .
Assegnati i Premi di Co-Innovazione “Basilicata Open LAB” – .

Si sono svolti i Co-Innovation Awards di Basilicata Open LAB, il programma a sostegno dell’innovazione e dell’imprenditorialità della Regione Basilicata, realizzato da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola per l’Impresa di Eni e con i partner PoliHub e Consorzio ELIS. presentato oggi a Potenza.

I sei progetti vincitori, composti da una startup proveniente da tutta Italia e da un’azienda della Basilicata, sono:

Rehouseit e Sabia & C. sperimenteranno l’utilizzo di un materiale a basso impatto ambientale, che sostituirà quello attualmente in uso per il riempimento e il ripristino degli scavi effettuati per la posa delle condotte per la distribuzione del gas.

  • Bloom – Materiali SMUSH

La collaborazione tra SMUSH e Bloom mira a sviluppare nuovi packaging per i prodotti dell’azienda a partire dai sottoprodotti della distillazione della lavanda che essa genera, dando alla startup l’opportunità di testare una nuova applicazione industriale del micelio.

  • Ranch Vito – Verde più verde

L’innovativa startup Green Greener e Ranch Vito condurranno una sperimentazione per valutare l’efficacia del biostimolante GG1 nel migliorare la resa delle colture biologiche anche in risposta alle sfide del cambiamento climatico. Questo studio mira a fornire dati concreti sul potenziale delle strategie biotecnologiche avanzate nell’agricoltura sostenibile.

  • Michele Leone Ditta Individuale – SunCubes

SunCubes e l’azienda agricola Michele Leone sperimenteranno un sistema di ricarica wireless per droni tramite tecnologia laser. L’obiettivo è aumentare l’autonomia di questi dispositivi, consentendo un monitoraggio più tempestivo e preciso delle colture.

Il PoC proposto da PIPEIN | Deep Diagnostic Robotics e DG Impianti consiste nell’ispezione di un tratto di condotta appartenente alla condotta Pertusillo ubicata nel comune di Missanello (PZ). La sperimentazione prevede una ricostruzione 3D mediante telemetria laser da drone e fotogrammetria interna da ROV finalizzata alla valutazione dello stato di degrado della condotta.

  • Cascione Autotrasporti – Keet

Keet e Cascione Autotrasporti intendono testare la soluzione della startup su un campione selezionato di camion dell’azienda, al fine di generare una soluzione che consenta alle aziende di logistica e trasporto di monitorare in modo accurato le emissioni di CO2, ai fini della redazione del Bilancio di Sostenibilità, obbligatorio dal 2025 per le medie e grandi aziende italiane. Inoltre, la soluzione consente agli autisti di migliorare il proprio stile di guida, contribuendo a ridurre le emissioni di Co2 per km percorso.

Menzione speciale a DIAN e Aviazione spaziale per il potenziale impatto sul territorio della sperimentazione proposta, che mira a utilizzare droni e satelliti per garantire la qualità delle acque, a partire dall’innovativo monitoraggio della diga di Monte Cotugno in Basilicata.

Ai progetti selezionati è stato assegnato un finanziamento in denaro e la possibilità di accedere a un programma di supporto allo sviluppo sperimentale di tre mesi con il supporto di mentor e coach di PoliHub e Joule.

Basilicata Open LAB è uno dei Progetti di Sviluppo promossi dai contitolari della Concessione Val d’Agri previsti dal Nuovo Protocollo d’Intesa (progetti cosiddetti “Non Oil”). La Call for Innovation che ha portato alla selezione dei progetti vincitori si è focalizzata su quattro settori chiave: bioenergia, agritech, edilizia e mobilità sostenibile, con l’obiettivo di generare esperienze innovative da validare sul territorio lucano, grazie al supporto di competenze specialistiche e finanziamenti.

“L’esperienza degli ultimi anni nel sostegno allo sviluppo imprenditoriale della Basilicata – sostiene Mattia Voltaggio, Responsabile Joule, School for Business di Eni – è stato apprezzato dal territorio e dalle istituzioni. Per questo abbiamo esteso la nostra azione di scouting dall’agritech alla bioenergia alla mobilità sostenibile e alle smart city. Le soluzioni individuate spaziano dai nuovi materiali all’efficienza nei consumi, passando per la riduzione degli sprechi idrici fino al packaging sostenibile. I numeri raccontano questo impegno: 120 startup da tutta Italia hanno risposto alla nostra call di innovazione, 50 aziende lucane si sono candidate per sviluppare progetti, generando oltre 200 business match. Attraverso il “Lucania Camp” abbiamo inoltre formato 24 giovani talenti mettendo a disposizione le competenze dei nostri mentor e ora parte l’attività di innovation desk rivolta a startup, spinoff e team imprenditoriali che punta a diventare un punto di riferimento locale per chiunque voglia fare impresa in Basilicata”.

“Come PoliHub comprendiamo profondamente le esigenze delle nuove imprese innovative, soprattutto nella fase cruciale di identificazione di un problema specifico e analisi di quanto la soluzione sia in grado di soddisfare le esigenze del mercato, in cui il processo di validazione rappresenta un elemento chiave fondamentale per la crescita della startup. In Basilicata, le aziende locali sentono la necessità di innovare per essere sempre più competitive e sostenibili – afferma Marco Bocciolone, President of PoliHub. Il nostro lavoro di matching, svolto al fianco di Eni Joule, ci consente di creare sinergie tra startup innovative provenienti da tutta Italia e aziende lucane, che in questo modo si aprono al mondo dell’innovazione. Questo processo non solo porta benefici di sviluppo tecnologico ed economico alla Basilicata, ma ha anche il potenziale per fungere da modello per l’intero sistema Paese. Crediamo fermamente che investire in innovazione e collaborazione sia la chiave per un futuro di crescita.”

“In questo primo anno di progetto, Basilicata Open LAB ha gettato le basi per costruire un Hub fisico e digitale, avviando attività volte a coinvolgere diversi stakeholder – afferma Luca Profico, Responsabile Innovazione Territoriale del Consorzio ELIS – I giovani lucani in primis, con il programma formativo “Lucania Camp”: 8 settimane di formazione su soft e hard skills, finalizzate a preparare al mondo del lavoro giovani aspiranti imprenditori innovativi. Sono stati coinvolti professionisti e aziende con incontri verticali su temi di interesse individuati. Infine, abbiamo messo in contatto startup, giovani ed esperti con il programma di Mentoring supportato dal digital hub che ha permesso l’abbinamento di oltre 30 stakeholder con l’obiettivo finale di accrescere la consapevolezza aziendale, le hard skills da raggiungere e la scelta delle figure del team per portare avanti un progetto innovativo con un piano di 3 incontri di approfondimento”.

 
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