Marcello Altamura, giornalista delle Cronache di Napoli, è intervenuto a “1 Football Club”, trasmissione radiofonica condotta da Luca Cerchione su 1 Station Radio. Di seguito un estratto dell’intervista.
C’è stato un evento, svoltosi sulla MSC, al quale hai partecipato, dedicato a Diego Armando Maradona.
“L’evento si intitolava ‘Maradona a Napoli quarant’anni dopo’. Un evento diviso in due parti: la prima commemorativa della trattativa maratona, la prima telenovela-trattativa della storia del calcio i cui protagonisti furono Ferlaino, Carmando, Franco Esposito e Gianfranco Coppola; la seconda parte in cui abbiamo cercato di capire come lo sport possa essere un volano di crescita e, come è stato, di rinascita della città. All’epoca c’erano Pino Daniele, Ciro Amelio. Abbiamo riflettuto su cosa il calcio può dare a questa città, che vive di sport, unendo la sua attrattiva alle bellezze storiche e architettoniche”
Kvaratskhelia rimarrà a Napoli?
“Credo che alla fine Kvara sia destinato a restare un altro anno. È chiaro che il processo di rinnovo, che avverrà e che maschererà l’aumento dello stipendio, richiederà ancora un po’ di tempo. L’entourage del ragazzo ha tutto l’interesse ad aspettare l’Europeo. In effetti, il gol contro il Portogallo ha giocato a favore del giocatore. Un’impresa contro la Spagna potrebbe avere lo stesso effetto. Il Napoli ne è consapevole, ma bisogna ammettere che ha sbagliato i tempi nei confronti dell’esterno georgiano. Meritava il riconoscimento finanziario anche prima. A farne le spese è la mentalità tipicamente cinematografica del presidente, che ritiene necessario rispettare i contratti lunghi. Una convinzione che, però, ben si adatta al mondo dei registi e del cinema, meno a quello del calcio”
È davvero possibile risolvere la questione Di Lorenzo?
“La situazione del capitano è molto complessa, a causa di tanti fattori di cui non parleremo qui. Anche una questione ambientale, che è diventata seria. Di Lorenzo ha un contratto lungo, come ribadito dal presidente. Mi chiedo come possa tornare un capitano del Napoli, che ha dichiarato di voler andare via nonostante un lungo contratto. La mia sensazione è che, se l’agente farà un’offerta ragionevole, il giocatore sarà destinato ad andarsene. Altrimenti con offerte da dieci milioni Giovanni non si muove”
Cosa ne pensate delle parole di Antonio Conte sulla necessità di fare del Napoli una destinazione e non una squadra di passaggio?
“Sono d’accordo con le parole di Conte. Credo che questa sia la vera nota dolente della gestione De Laurentiis degli ultimi anni, in cui il Napoli ha vinto e si è affermato come élite europea. Il fatto, quindi, che i giocatori percepiscano il Napoli come una squadra Certo, non è facile per i parametri del club: “Attrazione molto forte per i giocatori. Basti pensare ad Alessandro Buongiorno, che a gennaio non ne voleva nemmeno sentire parlare, mentre oggi gli è bastato un incontro con Conte”.
Conoscete i criteri di accreditamento utilizzati dal club per la conferenza di presentazione di Conte? Ci sono state delle polemiche a riguardo.
“No, e devo confessare che alcuni colleghi mi hanno chiesto la stessa cosa. Partendo dal presupposto che io credo nella libera informazione e nella sua pluralità, per cui bisogna dare spazio a tutti, viene garantita ai club la libertà di gestire autonomamente l’informazione, e questo è inconcepibile. Questa situazione dovrebbe essere regolata obbligando le aziende a rispettare alcune regole. L’informazione gratuita non è amata da tutti e alcuni vorrebbero abolire le conferenze stampa, preferendo quelle individuali a pagamento”.
