cartelle cliniche acquisite ma l’autopsia esclude lesioni – .

Ci vorranno settimane per capirlo cosa ha ucciso Vera Slepoj, psicologo e scrittore trovato morto sul divano di casa si svolgerà nel centro storico di Padova la mattina di venerdì 21 giugno. Ciò che è certo è questo il suo cuore ha smesso di battere giovedì sera tardipoiché la professionista non era ancora a letto ma in soggiorno, probabilmente perché si era fermata a leggere un libro prima di andare a letto. Il medico Raffaele De Carononostante abbia concluso mercoledì l’esame autoptico a cura del procuratore Andrea Girlando, sta ancora lavorando su parti del tessuto rimosso, compreso il cuore, per avere un quadro complessivo da fornire al pubblico ministero entro circa un mese.

L’intervento

La Procura ha acquisito, per il tramite del medico legale, l’ documentazione di intervento chirurgico minore al ginocchio che Slepoj aveva fatto lo scorso 20 maggio in una clinica di Portogruaro. La professionista, infatti, ha lamentato un fastidio alla gamba, e si è rivolta a un medico che conosceva bene e che operava in una struttura del comune veneto dove lei era nata. Lo scorso 20 maggio lei sarebbe stata lì cisti rimossa dal ginocchioun piccolo intervento di routine, la semplice aspirazione di liquido tramite una siringa, mirato ad alleviare il dolore. La paziente si riprese rapidamente: camminava con calma e rassicurò la famiglia dicendo di sentirsi in buona forma. Quattro giorni prima della sua morte, Slepoj era tornata alla casa di cura per un controlloAnche in questo caso non è emerso nulla di preoccupante.

La denuncia della famiglia

IL la notte prima di morire Slepoj c’era stato serata organizzata da Lion’s Club ed era stata accompagnata a casa dall’amica Ludovica Alberti Casellati. Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo di lì a poche ore. La scoperta del suo corpo il giorno successivo, da parte del governate che come ogni mattina era andata a prendere il caffè, era una vera shock per la famiglia. Dopo le prime ore di confusione, i parenti hanno deciso di affidarsi al penalista padovano Massimo Munari per depositare una procura esposto in cui ci viene chiesto di capire cosa possa aver ucciso una donna che a tutti coloro che la conoscevano sembrava sana e in salute.

L’autopsia: non ci sono lesioni o trombi

L’autopsia eseguita dal dottor De Caro non ha evidenziato né coaguli di sangue né lesioni che potrebbe far pensare che quel piccolo intervento sia stato fatale per lo psicologo, ci vorrà ancora del tempo per chiarire il quadro, ma i primi indizi sembrano non gettare sospetti sulla clinica veneziana da lui gestita il paziente. In ogni caso la struttura ha dato piena disponibilità e collaborazione agli inquirenti. Sono state richieste informazioni anche al medico di base chi aveva in cura Slepoj, per capire se il professionista stesse facendo uso di farmaci che avrebbero potuto causare interazioni ed effetti letali. Il fascicolo, con l’ipotesi del reato di omicidio colposo, è ancora senza indagati.

L’ultimo addio

Nel frattempo, però, la Procura ha dato il via libera alla sepoltura e oggi alle 15:00 al Basilica di Sant’Antonio a Padovai funerali avranno luogo e saranno celebrati da padre Antonio Ramina, rettore della Basilica. Sono attese centinaia di persone: amici, familiari, ex pazienti che portavano nel cuore il suo aiuto e le sue parole nei momenti più difficili.

 
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