Modena, 29 giugno 2024 – “I miei figli erano buoni: non hanno reagitosi sono allontanati per evitare il peggio ma la situazione avrebbe potuto degenerare. Il pazzodopo aver tentato di rubare lo scooter, li seguì con un frammento di bottiglia. È normale che due bambini non abbiano la libertà, alle 20:00, di mangiare un gelato nella propria città?”.
Lo sfogo è Gianni Richeldi, un padre modenese che non nasconde la sua preoccupazione per i figli, entrambi minorenni. L’uomo racconta infatti come i ragazzi, giovedì sera, siano rimasti vittime di un tentativo di furto del loro monopattino mentre stavano acquistando un gelato alla Mukkeria in viale Corassori. Quando uno dei due ha tentato di allontanare il ladro, quest’ultimo ha inseguito i fratelli con tra le mani un frammento di bottiglia. “Ho sempre spiegato ai miei figli di non reagire ma di scappare ed è andata bene: quell’uomo avrebbe potuto far loro del male. Questo quartiere, San Faustino, è terribile. Ho vissuto qui tutta la vita e adesso siamo allo sfascio: spacciano droga dalla mattina alla sera, rubano e nessuno fa niente. I miei figli hanno 14 e 16 anni – continua – uscivano solo per prendere un gelato e hanno rischiato la vita. La cosa più sconcertante è che nessuno dei tanti adulti presenti ha mosso un dito, nonostante il signore in questione, un nordafricano, abbia prima tentato di impossessarsi dello scooter e poi di ferire i ragazzi con il frammento di una bottiglia. Mio figlio, infatti – sottolinea – gli aveva solo chiesto di lasciare in pace il suo scooter. L’anno scorso il mio ragazzo è stato inseguito da una baby gang e ora mi chiedo: ma dove siamo finiti? San Faustino è un disastro e la gente ha paura di andare in giro. Forse ai modenesi va bene così, visto che nessuno dice niente. A questo punto spero nel nuovo sindaco; Spero che faccia davvero qualcosa di concreto per risolvere la situazione ma vorrei fare i complimenti anche alle forze dell’ordine. Sono pochissimi – dice Richeldi – ma fanno di tutto per aiutare i cittadini. Sono stati veloci e ci hanno ascoltato ma le pattuglie, soprattutto la sera, non bastano. Non servono più telecamere ma più personale e la certezza del rigore. In giro sono sempre gli stessi delinquenti: a San Faustino passano il tempo a spacciare cocaina e nessuno fa niente. Di questo passo non andremo molto oltre. Mio figlio dovrà iniziare a prendere i mezzi pubblici l’anno prossimo per andare a scuola e già tremo all’idea”.
