«Stop immediato allo sgombero dell’amianto dopo le elezioni di Muraglia» – .

«Stop immediato allo sgombero dell’amianto dopo le elezioni di Muraglia» – .
«Stop immediato allo sgombero dell’amianto dopo le elezioni di Muraglia» – .

PESARO – «Amianto deteriorato nei magazzini della Muraglia vicino al campo sportivo. I lavori di trasloco sono iniziati due giorni prima delle elezioni, poi interrotti”. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia hanno registrato un’interrogazione sull’annoso problema dell’amianto a Muraglia.

«Purtroppo siamo costretti a intervenire sul problema ormai decennale della mancata rimozione dell’amianto deteriorato a Muraglia – scrivono il capogruppo Daniele Malandrino e gli altri consiglieri eletti di FdI Serena Boresta, Michele Redaelli e Cristina Canciani – Accanto al campo sportivo comunale e alle abitazioni di via Terzi e via Compagni, ci sono capannoni con coperture in eternit». Nel 2014 l’Asur, a seguito di un sopralluogo, ha certificato la pericolosità del materiale per la salute dei residenti, degli operai che lavorano in fabbrica e di centinaia di atleti che si allenano nel campo comunale di Muraglia. Sono seguite ordinanze del Comune, per la rimozione immediata dell’amianto. «Sono passati 10 anni senza che nulla sia stato fatto – rispondono da FdI – nonostante due ordinanze e numerose proteste di residenti e frequentatori della zona. Quest’anno il problema è tornato di attualità grazie a un’interrogazione in consiglio comunale, ai riflettori mediatici e all’impegno dell’Ona». FdI ricorda che «molti genitori degli atleti del Muraglia si sono rivolti preoccupati al presidente della società calcistica, il quale, allarmato, ha portato il problema all’attenzione di Andrea Biancani, all’epoca candidato sindaco. Lui li aveva rassicurati che il problema si sarebbe risolto, dichiarando che avrebbe contattato il proprietario, che era anche un suo amico». A questo punto, Fratelli d’Italia ricostruisce gli ultimi passaggi: «L’inizio dei lavori era stato assicurato per il 20 maggio ma abbiamo dovuto aspettare il 6 giugno, giorno in cui lo stesso Biancani ha postato l’immagine dell’inizio dei lavori per rimuovere il materiale deteriorato, dichiarando di aver finalmente risolto il problema. Le votazioni si sono svolte l’8 e il 9 giugno e il 10 giugno i lavori si sono fermati e, a oggi, non sono ancora ripresi». Da qui l’impulso a presentare l’interrogazione in consiglio comunale “con la quale chiediamo perché i lavori siano stati interrotti e perché in dieci anni il Comune non abbia sostituito il proprietario nella rimozione, come consentito dalla legge, considerato che il sindaco è responsabile della salute e della sicurezza dei suoi concittadini”.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Corriere Adriatico

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV questa è la “popolazione” di alberi a Piacenza – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .