“Basta suicidi e sovraffollamento delle carceri”. VIDEO – .

“Basta suicidi e sovraffollamento delle carceri”. VIDEO – .
“Basta suicidi e sovraffollamento delle carceri”. VIDEO – .

La Camera penale di Marsala scende in piazza per la “Maratona oratoria – Stop ai suicidi in carcere”. Lo ha fatto in Piazzetta Addolorata, in pieno centro storico, nell’ambito di un programma nazionale indetto dall’Unione delle Camere Penali Italiane, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave fenomeno dei suicidi in carcere che da gennaio 2024 a oggi sono stati 45 i casi saliti a 49 in poche ore. E chissà cosa sta succedendo proprio ora mentre scriviamo. Il 2022 è stato l’anno record, con 85 suicidi accertati nelle carceri. Ma il 2023 e il 2024 continuano a registrare numeri impressionanti.

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“Essere qui oggi è importante perché dobbiamo arrivare al cuore delle persone e sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno sia dei suicidi in carcere che del sovraffollamento – afferma la Presidente della Camera Penale locale, Francesca Frusteri -. Da Cagliari a Roma, passando per Marsala e altre città italiane, per dire anche che i politici sono sordi alle continue richieste di intervento urgente su questi problemi dilaganti. L’ultimo caso di suicidio in carcere è avvenuto a Caltanissetta. Quindi è il momento di agire. Noi penalisti possiamo sollecitare i politici ad assumere iniziative e misure di clemenza, le uniche al momento sono l’amnistia e l’indulto, tali da arginare e fermare questi fenomeni”. “C’è una proposta per ora dell’onorevole Roberto Giachetti che prevede l’aumento dei giorni di liberazione anticipata per ogni semestre, da 45 a 60. Non è certo una soluzione ma potrebbe dare sollievo a chi ha pene brevi da scontare. Ci battiamo da anni per favorire la concessione di misure alternative da parte dei magistrati di sorveglianza”.

Tra i vari interventi, quelli dell’avvocato mazarese Salvatore Giorgi, anche esperto in diritto minorile (“la civiltà di uno Stato si misura da come lo Stato protegge i più deboli e coloro che soffrono la prigione per un crimine che giustamente devono pagare, ma non devono subire condizioni disumane”), ex presidente dell’Ordine degli Avvocati Penalisti Lilybetani Diego Tranchida (“Fare luce su come vengono ridotte le carceri”), dell’avvocato Marta Carveni in rappresentanza della Camera Civile locale (“Molti suicidi avvengono appena entrati in carcere, perché trovano condizioni disumane, altri avvengono al termine della pena, forse perché non vedono futuro”). Erano presenti anche i giovani avvocati dell’AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati e VVescovo emerito della Diocesi di Mazara:Come sacerdote guardo agli aspetti umani perché in 15 anni di episcopato sono sempre entrato in luoghi di pena prima a Marsala e poi a Castelvetrano – afferma Domenico Mogavero -. Giudichiamo i condannati tutti impenitenti, persone che hanno commesso degli errori e, nonostante tutte le norme costituzionali, non riusciamo a vedere in loro la speranza di una riabilitazione. Lo Stato considera i prigionieri come brandelli di umanità”.

Also present at the event was the regional coordinator of Uilpa Penitenziari, Gioacchino Veneziano:Senza personale, la sicurezza e la protezione del detenuto non possono essere garantite; capita spesso che ci sia un solo poliziotto a controllare 200 detenuti; se fossimo stati di più, probabilmente avremmo salvato più vite umane. Le rivolte e gli attacchi contro il personale carcerario sono la prova di una cattiva gestione. In 36 anni ho visto cambiare il sistema carcerario. Oggi sono pieni di tossicodipendenti che dovrebbero andare in comunità che non funzionano, di malati psichiatrici che dovrebbero essere curati in strutture speciali, nonché di migranti, il 30% dei detenuti, che sono cittadini extracomunitari e che potrebbero scontare la pena nel Paese di origine”.

 
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