la mossa che può cambiare tutto – .

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NAPOLIIOil giorno dopo l’incontro tra De Laurentiis e Kvaratskhelia Una cosa è emersa chiaramente: il Napoli ha puntato tutto su Kvara, anche se non ha ancora accettato il rinnovo. La missione di emergenza organizzata giovedì a Düsseldorf, in Germania, è un po’ il simbolo della nuova era e dell’aria nuova che si respira da quando sono arrivati Antonio Conte e il direttore sportivo Manna: ora, accanto a De Laurentiis, ci sono un dirigente e un direttore sportivo che con lui formano una squadra nella squadra, una squadra che si muove e lavora insieme per affrontare e risolvere i problemi ereditati dalla gestione della terribile stagione post scudetto. Altri tempi, il passato. Immagini che via via svaniranno fino a essere definitivamente sostituite dal presente e dal futuro.

La proposta contrattuale

Il blitz tedesco, a ridosso degli ottavi di finale che la Georgia giocherà domani contro la Spagna, è il simbolo della velocità di pensiero e di azione che sta conquistando la scena, che piace e che mette insieme l’ispiratore (Conte), la chiave strategica e diplomatica (Manna) e il capitano (Adl). Il presidente, nel pianificare le operazioni concordate con il tecnico, ha dimostrato di aver fatto affidamento sul suo nuovo ds: tutti si muovono all’unisono. E tutti, giovedì, hanno spiegato a Kvaratskhelia quale importanza abbia già e soprattutto avrà per la società e per la squadra. È centrale, è il frontman, è il totem: per questo il Napoli non ha solo messo insieme una proposta di rinnovo, ma ci ha giocato tutto. Tutto sul tavolo e senza bluffare per rivedere ed estendere fino al 2029 l’attuale contratto in scadenza nel 2027: proposta di un ingaggio a scalare, con eventuale possibilità di valutare l’inserimento di una clausola rescissoria come richiesto dall’entourage del giocatore, e di uno stipendio che, partendo più o meno da 5 milioni compresi i bonussalirà gradualmente negli anni fino a superare i 7 milioni. De Laurentiis è andato molto lontano con un sacrificio davvero notevole, considerati i parametri aziendali e l’assenza di introiti derivanti non solo dalla Champions League ma da qualsiasi altra competizione europea.

Kvara invendibile

Insomma, il piano del Napoli è chiaro e ambizioso. Kvara e il suo agente Mamuka Jugeli hanno ascoltato e apprezzato la mossa di Adl, ma il giocatore ha rifiutato, chiedendo tempo per riflettere. In questo momento è totalmente concentrato sulla Georgia, vuole aspettare la seconda partita in programma dopo la fine dell’avventura agli Europei e la proposta da 11 milioni di euro a stagione del PSG continua a ronzargli in testa. Legittima, certo: è un’offerta da capogiro per un giovane e aspirante campione 23enne con tanti riflettori puntati addosso e tante promesse da mantenere in virtù di un talento puro. Ma è anche un’offerta illegittima, contraria cioè alle regole e alle leggi come ha ricordato De Laurentiis: Il PSG di Al-Khelaifianche presidente dell’ECA, l’ha proposta a un giocatore con contratto pluriennale con un altro club senza alcuna autorizzazione. Abitudine diffusa? Di sicuro sono gli usi e i costumi, ma il Napoli ha già reagito: ha respinto senza possibilità di replica la mega offerta da 110 milioni dei parigini e ha blindato Kvara. Incedibile, non trattabile con nessuno: in un unico concetto ripetuto giovedì in Germania al giocatore e al suo agente, se non arriverà un accordo sul rinnovo Khvicha continuerà a giocare nel Napoli all’attuale stipendio di 1,8 milioni proprio come ribadito da Conte. Nessuno spazio di trattativa, su questo punto: imperativo categorico Adl.

 
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