Ravenna Remains Spezzano. And Saporetti Appears – .

Ravenna Remains Spezzano. And Saporetti Appears – .
Ravenna Remains Spezzano. And Saporetti Appears – .

“Il nuovo logo è un simbolo del processo di rinnovamento, un faro che guiderà il nostro cammino verso nuove vittorie e nuovi successi”. Dopo il restyling societario e tecnico (in corso), arriva anche il restyling dell’araldica. Rispetto allo ‘scudetto’ dell’era Brunelli la rottura è netta. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ignazio Cipriani. Il Ravenna FC ha quindi un nuovo logo. Lo ha presentato ieri il club giallorosso. Scomparso già da tempo, così come l’anno della sua fondazione, il nuovo logo prosegue nella filosofia e nelle orme tracciate a partire dal 1981, quando cioè lo stemma del Comune – il pino sorretto da due contro- leoni rampanti – è stato incorporato nello stemma della squadra di calcio. Sono scomparsi anche i colori “accessori”. Rimasero solo il giallo e il rosso. Ciò che è cambiata anche, dopo 80 anni di stemmi ovali o ‘ovali’ escluso l’ultimo, è la geometria, che è diventata circolare.

“Siamo entusiasti – ha commentato Cipriani – di presentare il restyling del logo del Ravenna FC, un cambiamento che non solo rispetta la nostra profonda eredità, ma segna anche l’inizio di una nuova era per il club. Sentivamo l’esigenza di dare una svolta alla nostra comunicazione e alla visibilità del club, mantenendo quanto fatto finora, ma cambiando decisamente marcia verso un futuro che possa essere ricco di emozioni per la città di Ravenna. Vogliamo che i nostri tifosi, ovunque si trovino, possano sentirsi orgogliosi di indossare i nostri colori e di mostrare con orgoglio il nuovo stemma. I leoni devono ruggire ancora”. Cipriani ha aggiunto: “Ogni elemento del nuovo design è stato scelto con cura per riflettere la nostra tradizione, con un tocco innovativo che lo rende moderno, contemporaneo e versatile. I colori che ci caratterizzano sono in risalto, il giallo e il rosso, declinati nelle tonalità che ricordano l’oro veneziano e il viola dell’Impero Romano, i Leoni, da sempre simbolo della città, si sono modernizzati e restano protagonisti della nostra identità, che da sempre rappresentano il dodicesimo uomo in campo, simbolo che racconta chi siamo stati, chi siamo ma, soprattutto, chi vogliamo diventare”.

Sul fronte calciomercato, alla lista dei confermati si sono aggiunte anche le ‘quote’, ovvero i 2004 Mancini e Spezzano e i 2005 Marino e Calandrini. In porta, se n’è andato Cordaro e ha salutato Rossi (che chiude la carriera), arrivano i 2005 Galassi (Adriese) e Fresia (Vado). Per l’attacco, oltre a Lo Bosco e Di Renzo, il direttore sportivo Mandorlini non ha escluso il ritorno di Saporetti.

 
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