No tender without Piombino-Portoferraio – .

No tender without Piombino-Portoferraio – .
No tender without Piombino-Portoferraio – .

Nessun passo indietro. E, del resto, era prevedibile. Perché la posizione di Toremar sulla gara per i collegamenti marittimi nell’arcipelago toscano, in scadenza a fine 2024, è nota da tempo e non cambierà se si andrà verso una gara che differenzi la linea Piombino-Portoferraio dagli altri collegamenti definiti ‘minori’ con il resto delle isole. Lo ribadisce la compagnia del gruppo Moby in un comunicato che è prima di tutto una risposta allo stato di agitazione dichiarato dai dipendenti, preoccupati di perdere il posto di lavoro (260 a rischio, ndr): “Rileviamo, con non poca amarezza, le motivazioni che sono riportate nella lettera di proclamazione dello stato di agitazione ricevuta dai marittimi di Toremar – si legge nella nota -. Da oltre un anno affermiamo che due procedure, che prevedono una gara per tutte le linee tranne la Piombino-Portoferraio, con quest’ultima in regime di Osp (Obblighi di Servizio Pubblico), avrebbero avuto esiti disastrosi sull’occupazione e sulla qualità e sulla frequenza. Un regime Osp sulla Piombino-Portoferraio non potrà più garantire e sostenere un turno di lavoro di 15 giorni a bordo e 15 a terra, come avviene attualmente. Un contratto integrativo di secondo livello che Moby, acquisendo Toremar 13 anni fa, ha mantenuto e migliorato, un contratto unico per qualità, basti pensare a quelli delle altre compagnie regionali”.

Collegamenti marittimi, Toremar non partecipa alla gara e vende quattro navi: “A rischio 260 posti di lavoro, azienda ingiusta”

Ecco allora le motivazioni di una rinuncia alla gara con i soli collegamenti cosiddetti minori: “Per quanto riguarda tutte le altre linee – prosegue Toremar – ovvero Livorno-Capraia, Livorno-Gorgona, Piombino-Rio Marina-Pianosa, Piombino-Cavo-Portoferraio, Porto Santo Stefano-Giglio e Porto Santo Stefano-Giannutri, che saranno oggetto di gara per l’affidamento del servizio, appare chiaro che l’attrattività delle rotte sopra menzionate verrà del tutto a mancare e non consente alcuna prospettiva economica di piano industriale e quindi di futuro”.

“Un mese fa – si legge infine – la Toremar aveva dichiarato pubblicamente che non avrebbe partecipato alla gara per queste linee e ha fatto altrettanto comunicandolo ufficialmente all’assessore regionale ai Trasporti nell’ultima riunione del 18 giugno. Da qui la messa in vendita delle navi comunicata anche alla Regione e successivamente ai sindacati nell’ultima riunione del 20 giugno, quindi nessuna sorpresa. Siamo sempre stati vicini agli equipaggi e apprezziamo che finalmente dopo oltre un anno, durante il quale abbiamo espresso la nostra preoccupazione, finalmente anche le organizzazioni sindacali si siano attivate in difesa dell’Azienda e dei suoi lavoratori”.

 
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