Criptovalute e riciclaggio, un’azienda bolognese nei guai – .

Criptovalute e riciclaggio, un’azienda bolognese nei guai – .
Criptovalute e riciclaggio, un’azienda bolognese nei guai – .

Bologna, 29 giugno 2024 – I controlli di Guardia di finanza nel settore di criptovalutea Bologna, hanno consentito di rilevare irregolarità da parte di una società bolognese, nell’ambito della lotta ai fenomeni di raccolta differenziata e riutilizzo di proventi criminali Nella ssistema finanziario ed economico.

Cosa sono le criptovalute

Sebbene concettualmente simile al soldiIL Finanza in una nota fa sapere che il criptovalute composto da rrappresentazioni digitali preziose che non sono emesse o garantite dalle Banche Centrali, sono slegate dalle cosiddette valute fiat, ma che come queste mantengono, come caratteristica principale, quella di essere condivise ed accettate come mezzo di scambio da privati ​​per regolare i propri rapporti o per finalità di investimento.

Il controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, degli strumenti di moneta elettronica e delle valute virtuali “è fondamentale per intercettare possibili operazioni di riciclaggio di proventi illeciti e tutelare i risparmiatori, spesso danneggiati da un utilizzo inconsapevole di queste innovative forme di investimento”.

The Guardia di Finanza investigations

L’attività ispettiva condotta dal Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria di Bologna ci ha consentito di contestare due violazioni amministrative nei confronti del legale rappresentante della società controllata per non aver correttamente adempiuto agli obblighi di “adeguata verifica della clientela” nei confronti di una società per azioni svizzera e di una spagnola. È stata inoltre accertata la commissione di due violazioni qualificate, caratterizzate da gravità, in materia di “omessa segnalazione transazioni sospette” relativo all’acquisto di valuta virtuale, per un valore complessivo di 155mila euroda a Società per azioni svizzera e di un Cittadino russo residente a Bologna.

Particolare attenzione investigativa, fatecelo sapere Fiamme Gialleè stato inoltre posto l’accento sull’acquisto in contanti di criptovalute effettuato da numerosi clienti per importi apparentemente inferiori alla soglia di legge dei 3mila euro “perché frazionati artificialmente”.

Le indagini hanno consentito di accertare violazioni amministrative per 54 transazioni del valore complessivo di oltre 90 mila euroeffettuato da 8 clienti della società sottoposta ad ispezione congiuntamente al legale rappresentante della stessa.

Dagli accertamenti svolti su tali operazioni è emerso inoltre che un soggetto, operante nel settore delle vendite di prodotti da fornoha utilizzato, previo consenso del legale rappresentante della società sottoposta ad ispezione, i dati identificativi di 5 dipendenti per fare acquisti valuta virtuale per circa 80 mila euro.

Per queste ragioni entrambi i soggetti sono stati segnalati al Procura di Bologna per aver utilizzato dati falsi o informazioni non vere.

 
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