Morti sul lavoro, Uil contro Calderone. Ma il ministro era Orlando – Il Tempo – .

Morti sul lavoro, Uil contro Calderone. Ma il ministro era Orlando – Il Tempo – .
Morti sul lavoro, Uil contro Calderone. Ma il ministro era Orlando – Il Tempo – .

Pietro De Leo

29 giugno 2024

Il confronto tra dignità e sfruttamento. È successo ieri, durante la presentazione di uno studio della Uil sulle morti sul lavoro. All’incontro era presente anche Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, giovane operaia, di appena 22 anni, morta sul lavoro, fatta a pezzi da un orditoio. “Quando sento dire tante cose, quando sento parlare di patente a punti – ha detto la donna – ebbene, il ministro Calderone dovrebbe venire a vivere a casa mia per vedere cosa sta succedendo realmente”. Un appello accorato, segnato da tanta, dignitosa, sofferenza. Che è stata rilanciata e amplificata per lo scontro politico dal leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «Il ministro del Lavoro dovrebbe andare a vivere a casa della madre di Luana. Nessuno parla di cosa succede dopo la tragedia. Non c’è volontà politica per affrontare questo problema”. E ancora: “Siamo stanchi di chiacchiere e conferenze stampa per far credere che si sta facendo qualcosa e poi non si fa niente”.

Toni evidentemente carichi che distorcono la dialettica tra sindacati e governo su una ferita dolorosissima che andrebbe affrontata con ben altro approccio. E infatti arriva l’indignazione della maggioranza, che si stringe attorno al patron del Lavoro. Da Fratelli d’Italia, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti osserva: «Mantenendo il massimo rispetto per le parole della mamma di Luana, dettate da un comprensibile dolore, non comprendiamo come possano essere ripetute dal rappresentante di un’organizzazione sindacale che punta il dito contro un componente dell’attuale governo. Le morti sul lavoro sono una piaga drammatica che va combattuta a tutto campo e non può essere risolta con la bacchetta magica da un ministro insediatosi 18 mesi fa». E aggiunge: «Marina Calderone non era ministra del Lavoro quando è morta la ragazza, ma lo era Andrea Orlando, su cui non credo che Bombardieri abbia mai sparato colpi di cannone». Critiche a Bombardieri arrivano poi dal presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, che osserva: «Sfruttare una tragedia è inaccettabile. Ed è una vergogna che un importante segretario sindacale si esprima con queste parole. Vergognoso e anche pericoloso. Invito la stessa Uil a prendere posizione contro affermazioni così violente e fuori luogo, anche considerando che l’attuale ministra del Lavoro Marina Calderone è stata preceduta all’epoca dei fatti dal ministro Orlando».

Nella zona centrale della coalizione si difende anche Marina Calderone. È il caso di Pino Bicchielli, di noi moderati, che parla di “polemica incomprensibile e pretestuosa” da parte del segretario della Uil. Mentre da Forza Italia, la responsabile nazionale del lavoro Chiara Tenerini ragiona: «Sosteniamo con grande determinazione le misure per aumentare le ispezioni, rafforzare i controlli e promuovere la formazione e la prevenzione. Siamo impegnati anche a introdurre incentivi per le aziende virtuose che investono sulla sicurezza, aiutando le aziende ad aumentare la tutela dei lavoratori”. Pertanto, si aggiunge, «Speculare su una vicenda drammatica come quella di Luana D’Orazio, avvenuta anche sotto un altro Governo, non fa onore a Bombardieri ed è profondamente irrispettoso».

 
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