CATANZARO In riferimento a notizie di stampa secondo cui l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano si sarebbe rivolto al Presidente della Repubblica per sospendere l’efficacia degli atti autorizzativi per il sito produttivo Baker-Hughes/Nuovo Pignone nel porto della città calabrese, Unindustria Calabria esprime la propria preoccupazione in merito: «Il sistema produttivo calabrese – spiega Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria – vive in un contesto sociale ed economico caratterizzato da debolezza strutturale. Per migliorare tale contesto, sosteniamo da tempo la capacità della nostra regione di attrarre nuovi investitori extraregionali e gruppi industriali forti, capaci di immettere nel sistema locale capitali privati significativi, creando occupazione e stimolando la nascita di uno degli strumenti più importanti per implementare un indotto che a sua volta genera ulteriori ricadute positive sul territorio. In questo senso, la proposta di Baker Hughes, che anche per ragioni logistiche ha individuato nella nostra regione il luogo ideale per sviluppare un insediamento produttivo di respiro internazionale, non solo rappresenta un’opportunità in sé, ma può essere considerata un modello di business in grado di fare da apripista ad altri importanti gruppi imprenditoriali».
«Le controversie che hanno accompagnato di recente l’iter autorizzativo – tra le quali ovviamente non includo il giusto potere delle amministrazioni locali di intervenire e contribuire al piano di sviluppo territoriale – rischiano di fornire un’immagine distorta della nostra regione, l’immagine di un territorio che non è in grado di accogliere chi decide di investire qui. Nella consapevolezza che la Calabria non è certo refrattaria a investimenti che, nel pieno rispetto delle normative vigenti e delle vocazioni dei territori, possono rivelarsi uno straordinario strumento di crescita collettiva; nella certezza che l’iter procedurale seguito dall’Autorità Portuale è stato correttamente seguito e che il progetto è stato adeguatamente illustrato alla città e agli amministratori; nella consapevolezza che le intenzioni di tutti i decisori politici coinvolti nella vicenda nascono dalla comune volontà di operare per il bene della Calabria, del territorio e dei suoi abitanti, l’invito che ci sentiamo di rivolgere alle parti in causa è quello di abbandonare rigidezze e di allargare lo sguardo a tutte le implicazioni, locali e regionali, che investimenti come quello pianificato da Baker-Hughes possono avere per i cittadini e il territorio, così da poter trovare una soluzione alla questione e consentire all’azienda di investire in Calabria”.
