Al Rizzoli di Bologna, esame finale in reparto – .

Al Rizzoli di Bologna, esame finale in reparto – .
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Nonostante le cure e i lunghi ricoveri ospedalieri, Giulia Riuscì comunque a sostenere l’esame finale come i suoi compagni di classe. Ma lo fece al Rizzoli Orthopedic Institute da “fuori sede”, grazie al programma School in Hospital.

Le avventure della 18enne di Cassino sono iniziate due anni fa a causa di un brutto incidente in motorino. Prima Giulia è stata ricoverata a Roma, poi per diversi mesi la scorsa estate a Bologna per un intervento chirurgico al Rizzoli. A marzo è necessario un ulteriore lungo ricovero nel reparto di Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva e Tecniche Innovative diretto dal dottor Dante Dallari. Qui, grazie alla Scuola Ospedaliera, Giulia può tenere il passo con la sua classe. L’attività didattica quotidiana con lezioni e prove è concordata tra i docenti della scuola di provenienza e coloro che lavorano in ospedale, docenti dell’Istituto Scappi di Castel San Pietro da Patricia Parma.

A maggio Giulia è stata dimessa ed è tornata a casa, ma poi un nuovo ricovero a inizio giugno ha reso necessario attivare d’urgenza la procedura per sostenere l’esame di Stato “fuori sede”, come spiega il professore. Antonella De Tommasi che coordina la Scuola Ospedaliera Rizzoli. “La laurea, oltre a essere un momento fortemente simbolico come passaggio di vita, è anche un atto pubblico ufficiale, che richiede un rigoroso iter formale – racconta -. Grazie alla collaborazione tra la nostra scuola, l’Ufficio Scolastico del Lazio, la dirigenza del Rizzoli e la commissione d’esame della scuola di provenienza, siamo riusciti a organizzare tutti i passaggi necessari per garantire a Giulia la possibilità di sostenere l’esame anche se ricoverata, e di questo siamo davvero felici”.

Prove scritte e orali svolte presso Rizzoli

Le prove scritte, Italiano ed Economia, sono state inviate tramite posta elettronica certificata alla direzione dell’ospedale, con scadenze identiche rispetto alle sedi scolastiche. Giulia ha svolto le prove seduta a letto, isolata da uno schermo, alla presenza del professore coordinatore e dei docenti dell’Istituto Scappi con delega della commissione esaminatrice istituita nella sua scuola. Oggi hai sostenuto l’esame orale, collegato da Rizzoli ma inserito nel calendario della tua lezione.

Non interrompere il filo con la vita fuori dall’ospedale

“Anche per il personale sanitario la laurea in reparto è stata una circostanza speciale – commenta il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna – e non c’è dubbio che aver impedito che si interrompesse il legame con la vita fuori dall’ospedale, di cui la maturità è una parte molto importante, sia stato di grande aiuto al cammino di Giulia.”

Il liceo – erano già presenti le elementari e le medie – nacque al Rizzoli, prima sede in Italia, nel 1997grazie ad una convenzione tra l’Istituto Ortopedico, l’Azienda Scolastica di Bologna (oggi Ufficio Scolastico Regionale) e l’Associazione per lo studio e la cura dei tumori delle ossa e dei tessuti molli (costituita dagli operatori Rizzoli per migliorare le prospettive di cura dei pazienti affetti da tumore osseo) .

I docenti delle materie comuni a tutti i corsi di studio provengono dall’Istituto Scappi di Castel San Pietro, ufficialmente deputato a seguire la scuola in ospedale. Sono supportati da altri insegnanti, compresi i volontari. Negli anni la scuola è diventata un’abitudine in reparto, anche grazie all’impegno del personale sanitario che progetta come riorganizzare le attività in base all’impegno accademico dei pazienti.

 
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