“Sequestrati nel carcere di Teramo coltelli, droga, smartphone e psicofarmaci” – .

“Sequestrati nel carcere di Teramo coltelli, droga, smartphone e psicofarmaci” – .
“Sequestrati nel carcere di Teramo coltelli, droga, smartphone e psicofarmaci” – .

ABRUZZO.Grande lavoro degli uomini del Comandante De Amicis Igor della Polizia Penitenziaria di Teramo che, nel corso di uno straordinario perquisizione avvenuto nella tarda serata di ieri, 28 giugno, hanno rinvenuto un arsenale costituito da:

9 coltelli a lama fissa e a scatto,

1 pugnale professionale grande (40 cm),

3 smartphone,

accumuli di farmaci psicotropi,

sostanza narcotica.

“Ancora una volta, nonostante le mille criticità che affliggono la Polizia Penitenziaria e che il SINAPPE denuncia da anni, i baschi azzurri si sono adoperati per garantire sicurezza e legalità all’interno dell’istituto teramano.

Dobbiamo rimettere l’ordine e la sicurezza al centro del sistema carcerario: l’alto tasso di recidiva è un chiaro segnale del fallimento dell’attuale politica carceraria.

La politica carceraria, nonostante il cambio di governo, non ha abbandonato del tutto la vecchia strada e gli abusi da parte dei detenuti continuano a verificarsi con il chiaro obiettivo di imporre uno stato di potere e di sudditanza che ritengono di poter instaurare nell’ambiente carcerario, facilitato da una condizione di scarso personale e da conseguenze percepite come lievi”.

Così il Segretariato provinciale Si.NAPPe di Teramo.

Settimana intensa per il personale della Polizia Penitenziaria del carcere di Teramo, impegnato in molteplici operazioni volte al contrasto all’introduzione e all’uso di telefoni cellulari e di sostanze stupefacenti a Castrogno. Come spiega Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, “Questa settimana, in operazioni separate, la Polizia Penitenziaria di Teramo ha rinvenuto 5 smartphone, 12 grammi di hashish e 1 grammo di cocaina. Gli autori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. Il SAPPE si congratula con il personale e chiede che venga proposto il riconoscimento.” Il sindacalista sottolinea le criticità operative del personale di Polizia in relazione all’elevata concentrazione di detenuti psichiatrici e tossicodipendenti: “Dai dati in nostro possesso sappiamo che quasi il 30% delle persone, italiane e straniere, detenute in Italia, cioè una su tre, ha problemi di droga. Per chiarezza va ricordato che i tossicodipendenti o gli alcolisti all’interno degli istituti penitenziari sono presenti perché hanno commesso reati di varia natura e non perché siano tossicodipendenti. La loro presenza ha sempre causato notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente di per sé così problematico, sia per la complessità che il trattamento di questo stato patologico comporta. Non vi è dubbio che chi è affetto da questa condizione patologica debba e possa trovare cure adeguate fuori dal carcere e che da tempo esistono disposizioni di legge che consentono di effettuare questo intervento”.

Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, sottolinea come anche questi ultimi eventi “confermano tutte le ipotesi investigative circa l’ormai noto fenomeno dei traffici illeciti tramite droni, fenomeno favorito anche dalla libertà di movimento dei detenuti a seguito del regime di custodia aperta e dalle attuali criticità operative, in cui opera la Polizia Penitenziaria, con livelli minimi di sicurezza. Al personale del Dipartimento di Polizia Penitenziaria di Teramo va la soddisfazione del SAPPE”. Capece sottolinea che “il problema dell’introduzione del telefono nelle carceri è noto da tempo e siamo ben consapevoli della sua portata che, oggigiorno, è davvero rilevante e continua a crescere giorno dopo giorno. Ci preoccupa non solo il loro utilizzo per scopi illeciti fuori dal carcere, come più volte riscontrato nelle attività investigative che si svolgono quotidianamente negli istituti penitenziari e su tutto il territorio nazionale, ma anche per il vero e proprio commercio che avviene tra le mura dove uno smartphone regalato tra detenuti moltiplica a dismisura il suo valore, divenendo fonte di ingenti profitti illeciti per chi riesce a gestire la tratta”. Il sindacalista ricorda che “Dal 2020 portare il cellulare in carcere è un reato punibile da uno a quattro anni, ma il continuo aumento dei sequestri dimostra che non è un deterrente sufficiente ad arginare il fenomeno. A nostro avviso servono interventi concreti per aggiornare il concetto di pena e la sua esecuzione ai giorni nostri, alle tecnologie odierne e all’attuale realtà carceraria, fatta – tra l’altro – di detenuti sempre più violenti e indifferenti alle più elementari regole di civiltà. È quindi fondamentale investire nella formazione del personale nonché nelle dotazioni individuali e di reparto, affinché la Polizia Penitenziaria sia messa nelle migliori condizioni per poter assicurare allo Stato quello che forse è il compito istituzionale più importante che le è affidato, ovvero garantire l’ordine all’interno degli istituti di prevenzione e di pena, tutelandone l’incolumità, a vantaggio della libera comunità”.

Il dirigente nazionale della prima Unione del Corpo informa che è in corso l’organizzazione territoriale”un Nucleo di agenti di polizia penitenziaria specializzati ed esperti nell’uso e nella gestione dei droni, sia in termini di prevenzione che di deterrenza di violazioni degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito di qualsiasi tipo. Inoltre, i droni si adattano bene alla ricognizione delle aree vicine a un carcere e possono fornire un prezioso aiuto: si pensi, ad esempio, in caso di fuga, poiché consentono di individuare rapidamente e monitorare ampi spazi senza essere visti. Ovviamente il drone dovrà essere accompagnato da strumenti all’avanguardia, come software in grado di utilizzare i fotogrammi video inviati alle centrali operative e, soprattutto, formazione specializzata per il personale”. Per questo l’auspicio del leader nazionale del SAPPE “è che l’Abruzzo disporrà presto anche di un numero sufficiente di poliziotti, adeguatamente preparati, addestrati, specializzati ed esperti nell’uso e nella gestione dei droni sia in ottica preventiva che repressiva”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Maltempo in Piemonte, danni consistenti, “ma non colpisce le persone” – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .